Potrebbe essere confermato lo slittamento della dismissione della modulazione di frequenza svizzera dal 2024 al 2026 che NL aveva anticipato a luglio di questโanno.
Alla base della decisione, che secondo alcune voci (che non abbiamo potuto verificare) sarebbe giร stata presa, lo squilibrio sempre piรน evidente tra emittenti sui diversi territori (in particolare il Canton Ticino, stante la presenza della concorrenza italiana) e la penetrazione del DAB+, di poco sopra al 50%.
Ma le cose stanno veramente cosรฌ?
Solo 8 persone su 100 ascoltano esclusivamente la radio FM
Il gruppo di lavoro Migrazione digitale (DigiMig WG) ha infatti dichiarato pochi giorni fa (il 31/08/2023), in occasione della Giornata della radio svizzera, che โLโuso digitale della radio continua ad aumentare in tutte le regioni, fasce dโetร e luoghi di ascolto. Quasi il 70% della radio ascoltata in macchina avviene ormai tramite canali digitaliโ.
81% dei minuti radio รจ digitale
Lโ8% ascolta esclusivamente la radio FM
In Svizzera otto persone su cento ascoltano esclusivamente la radio FM. Circa un terzo della popolazione ascolta sia i canali FM che quelli digitali, e circa la metร ascolta solo la radio digitale. Lโ11% della popolazione non ascolta affatto la radio.
Utilizzo FM in calo in tutte le regioni linguistiche
In tutte e tre le regioni linguistiche lโascolto della radio tramite OUC ha continuato a diminuire. Nella Svizzera italiana la radio FM continua ad essere la piรน ascoltata con il 25%. Nella Svizzera francese รจ pari al 20%, nella Svizzera tedesca al 18%. Nella Svizzera tedesca la fruizione digitale รจ ripartita piรน o meno equamente tra DAB+ e Internet; nella Svizzera romanda e in Ticino lโascolto della radio รจ piรน diffuso tramite Internet.
La radio digitale piรน popolare in macchina
La maggior parte dellโuso della radio avviene tra le mura domestiche, ovvero 63 su 100 minuti ascoltati. Diciannove minuti su cento vengono ascoltati al lavoro e 12 minuti in macchina. In tutti i luoghi di utilizzo la maggior parte della radio viene ascoltata tramite canali digitali; La radio FM รจ la piรน ascoltata in auto con una quota di ascolto del 30%. Al lavoro e a casa oltre lโ80% dei minuti radiofonici viene ascoltato tramite modalitร di ricezione digitali.
6,7 milioni di radio DAB+ in Svizzera
Nella prima metร del 2023 in Svizzera sono stati aggiunti 245.600 nuovi apparecchi DAB+, portando lo stock totale compresi i veicoli a circa 6,7 โโmilioni. Oggi il 54% di tutte le autovetture svizzere sono dotate di DAB+.
Utilizzo FM in calo in tutte le regioni linguistiche
In tutte e tre le regioni linguistiche lโascolto della radio tramite OUC ha continuato a diminuire. Nella Svizzera italiana la radio FM continua ad essere la piรน ascoltata con il 25%. Nella Svizzera francese รจ pari al 20%, nella Svizzera tedesca al 18%. Nella Svizzera tedesca la fruizione digitale รจ ripartita piรน o meno equamente tra DAB+ e Internet; nella Svizzera romanda e in Ticino lโascolto della radio รจ piรน diffuso tramite Internet.
La radio digitale piรน popolare in macchina
La maggior parte dellโuso della radio avviene tra le mura domestiche, ovvero 63 su 100 minuti ascoltati. Diciannove minuti su cento vengono ascoltati al lavoro e 12 minuti in macchina. In tutti i luoghi di utilizzo la maggior parte della radio viene ascoltata tramite canali digitali; La radio FM รจ la piรน ascoltata in auto con una quota di ascolto del 30%. Al lavoro e a casa oltre lโ80% dei minuti radiofonici viene ascoltato tramite modalitร di ricezione digitali.
6,7 milioni di radio DAB+ in Svizzera
Nella prima metร del 2023 in Svizzera sono stati aggiunti 245.600 nuovi apparecchi DAB+, portando lo stock totale compresi i veicoli a circa 6,7 โโmilioni. Oggi il 54% di tutte le autovetture svizzere sono dotate di DAB+โ, aveva concluso il proprio intervento il gruppo di lavoroMigrazione digitale (DigiMig WG)
La comunicazione del DATEC
Ciononostante, il Dipartimento federale dellโambiente, dei trasporti, dellโenergia e delle comunicazioni (DATEC) della Confederazione elvetica (lโequivalente del dipartimento Comunicazioni del Ministero delle imprese e del made in Italy) aveva inviato nei mesi scorsi una nota al sindacato delle radio private svizzere, informando che avrebbe chiesto al governo โunโultima prorogaโ delle attuali concessioni FM sino alla fine del 2026.
2024 troppo presto
La dismissione della modulazione di frequenza avrebbe dovuto avere luogo entro il 2024, ma lโapprovazione del Consiglio federale โ qualora confermata โ costituirร lโultimo spostamento temporale in avanti.
Non tutta la Svizzera รจ pronta
โEโ evidente che le singole emittenti si trovano ad affrontare problemi locali o regionali che talvolta richiedono soluzioni individualiโ, aveva spiegato lโUfficio federale delle comunicazioni (UFCOM) in relazione al tema.
La terza via
โAllโinterno dellโindustria radiofonica si sta quindi discutendo da tempo sulla possibilitร di continuare ad operare temporaneamente in FM anche dopo il 2024โ, continuava lโUFCOM, con unโaffermazione che sembrava quindi aprire ad una terza via (tra proseguimento sic et simpliciter delle emissioni FM e switch-off).
Sperequazione
Cioรจ della possibilitร di accordare la proroga solo in alcuni territori critici, come il Canton Ticino, dove la presenza di emissioni italiane in FM creerebbe squilibri concorrenziali in caso di spegnimento delle emissioni analogiche (in Italia non รจ previsto lo switch-off FM/DAB+). Ipotesi di cui, perรฒ, al momento non cโรจ ancora conferma.
La (terza) battaglia di Schawinski
Roger Schawinski (fondatore di Radio 24 di Zurigo), attuale direttore di Radio 1, da tempo sostenitore della necessitร di una proroga dello spegnimento dellโanalogico, aveva dichiarato alla stampa elvetica: โLa FM รจ ancora la tecnologia radio piรน diffusa al mondo e quasi la metร delle auto non รจ ancora equipaggiata per il DAB+โ.
Problema sentito solo dagli operatori
Ma si tratta di un problema percepito solo dagli editori radiofonici.
La petizione finita nellโindifferenza
Schawinski, infatti, a seguito di una petizione condotta nel 2021, aveva raccolto solo 60.615 firme contro lo spegnimento dei trasmettitori FM svizzeri.
Non siamo piรน nel 1980
Maluccio, se consideriamo che sempre lui, nel 1980, quando la popolazione svizzera ammontava a 6,3 milioni (oggi sono 8,5), ne aveva raccolte 212.000 per difendere il diritto dโantenna della sua Radio 24 (che irradiava extraterritorialmente dallโItalia) contro il monopolio pubblico delle trasmissioni radiofoniche.
Tempi moderni
I tempi sono cambiati: la sensibilitร verso la radio non รจ la stessa, ed il pluralismo anche. In cima ai pensieri degli svizzeri non cโรจ, come nel 1980, la ricezione radiofonica. Anche se per Roger Schawinski lo spegnimento della FM violerebbe, ora come oltre 40 anni fa, il diritto dellโutente alla ricezione dei contenuti sempre e comunque.
La posizione della RSI
Su posizioni a metร strada tra quelle di Schawinski ed i totally digital svizzeri si era posto Sergio Savoia, direttore presso la RSI delle reti Uno e Tre. โEโ chiaro che se la RSI abbandonasse la FM prima delle private, queste ultime godrebbero di un vantaggio competitivoโ, aveva spiegato a NL qualche mese fa.
Passaggio graduale
โStiamo quindi pensando ad un passaggio graduale, bilanciato tra il comparto pubblico e privato. Alla fine tutti i trasmettitori FM saranno spenti ma il processo sarร un phase-out graduale.
Il parco automobili obsoleto
E poi non possiamo non considerare la condizione dellโutenza: il parco automobili svizzero ha ancora una quota importante di obsolescenza, per cui non tutte le vetture, neanche quelle relativamente recenti, sono dotate di DAB.
Italiani favoriti da un eventuale switch-off anzitempo
Questo significa che nel momento in cui la RSI cessasse di trasmettere in FM, favorirebbe lโascolto delle stazioni straniere (italiane in particolare, ndr). E questo รจ un problema che ci preoccupa molto. Preoccupa noi svizzeri italiani, ma anche i colleghi svizzeri francesi, che hanno una situazione uguale e forse pure peggiore. E preoccupa anche gli svizzeri tedeschi, che perรฒ naturalmente hanno il mercato interno piรน grandeโ, aveva concluso Savoia.
Anche gli svizzeri danno i numeri
Ricordiamo che inizialmente era stato addirittura previsto lo spegnimento della FM per il 2022, quando, ad agosto, la SSR (SSR idรฉe suisse, รจ lโazienda che gestisce il servizio pubblico radiofonico e televisivo svizzero) avrebbe dovuto disattivare i suoi trasmettitori analogici, seguita dalle stazioni private entro il gennaio 2023.
1^ proroga
Una proroga aveva perรฒ portato il termine al 2024.
Mancata condivisione
Dicevamo perรฒ che non tutti sono convinti della necessitร di una proroga.
Mirrorlink delle mie brame
I sostenitori dellโavvicendamento tecnologico hanno opposto che la quasi totalitร delle vetture puรฒ effettuare il mirrorlink con lo smartphone, posseduto da oltre lโ80% della popolazione. Oltre lโ80% degli svizzeri di etร compresa tra i 15 e i 74 anni ha infatti uno smartphone.
Differenti prospettive
Una percentuale che corrisponde a circa 5 milioni di persone. Secondo questa tesi, quindi, semmai si potrebbe parlare di scarsa facilitร dโutilizzo, piuttosto che di impossibilitร di ricezione.
Le doglianze di Roger
Tuttavia, non รจ stata solo la limitata presenza di device digitali in grado di garantire la ricezione lโunico motivo di doglianza di Roger Schawinski.
Ex corsaro
Lโex corsaro delle onde elettromagnetiche riteneva infatti che la Confederazione elvetica sarebbe stato lโunico paese europeo a porre in essere un passaggio cosรฌ drastico, considerato che, per esempio, la Gran Bretagna ha fissato la scadenza al 2032, mentre Germania ed Italia non hanno nemmeno stabilito una data.
I dati
Per parte propria, i sostenitori del passaggio avevano opposto una ricerca, realizzata nel 2020 dallโIstituto dโindagine GfK Switzerland, secondo cui lโascolto radiofonico digitale in Svizzera รจ cresciuto del 22% negli ultimi cinque anni. Su 100 minuti ascoltati, 71 avvengono via DAB+ o IP. Per converso, lโascolto via FM sarebbe sceso al 25% e solo il 10% degli elvetici utilizzerebbe unicamente tale sistema.
La Svizzera come lโItalia
โVogliamo diventare come lโItalia, il paese delle proroghe?โ, aveva commentato qualcuno di loro. Forse sรฌ, par di capire oggi. (M.R. per NL)