Raiperunanotte: Santoro incoronato re della tv d’informazione libera ed indipendente

Come starà gongolando Michele Santoro, mentre uno stanco Berlusconi preferisce non commentare ed invoca le solite sanzioni dell’Agcom per il suo spettacolo di ieri che è stato, senza ombra di dubbio, un successo straordinario.

Non solo, Raiperunanotte, la trasmissione sberleffo con cui Santoro ed una buona fetta d’informazione e spettacolo italiani hanno sfidato le regole autoritarie della campagna elettorale, stracciando a colpi di legalità le maglie della censura, è stato un vero e proprio evento mediatico, un pezzo di televisione da che resterà a lungo nella memoria di quanti hanno avuto la possibilità di vederlo in diretta, collegandosi in streaming su internet o su uno dei numerosissimi canali che hanno scelto di mandarlo in onda (mancava però l’annunciata Rai News 24; chissà perché….). E il programma è stata anche l’occasione sociotecnologica per dimostrare la potenza di Internet quale vettore alternativo della tv tradizionale, con i portali in tilt per eccesso di richieste di accesso di utenti che volevano visionare il programma in streaming; un successo anche sotto tale aspetto, al punto che qualcuno inizia a sostenere che da ieri sera la tv non sarà più quella di prima sul piano tecnico. Per una volta, ieri sera, al Paladozza di Bologna ed in tante piazze d’Italia, s’è avuta l’impressione che una forza d’urto così potente sarebbe in grado di ribellarsi, colpire ed affondare qualsiasi regolamento liberticida. C’era un’atmosfera da rivoluzione, quella invocata dal novantacinquenne Mario Monicelli; quella messa in atto da Santoro e l’entourage di Annozero. Sì, ieri sera s’è fatta una piccola rivoluzione e a giudicare dal clamore e dalla scene d’allegria ed emozione viste a Bologna, s’è avuta l’impressione che l’entusiasmo suscitato da questa serata-evento sia in espansione, come una macchia d’olio. Non è stato il solito Annozero, è stato uno show. Oltre alla schiera d’esponenti del mondo dell’informazione, tutti uniti, da Floris a Lerner alla Gabanelli in collegamento, si sono rivisti i Luttazzi, epurato dalla tv in chiaro, Crozza, persino Benigni. E c’è stata anche tanta musica, con un Morgan un po’ frastornato a fare da sfondo alle performance di Nicola Piovani, Antonello Venditti ed Elio e le Storie Tese. È stata una serata di grande spettacolo ed impegno civile, di quelle che segnano un crocevia nei rapporti tra Stato, società civile ed informazione. E si è conclusa con un girotondo, un bagno di folla e un Michele Santoro sull’orlo della commozione. A testimonianza che in Italia, al di là delle leggi liberticide, un’opposizione c’è. E non è il Pd. (G.C. per NL)

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