In vigore da un anno, prevede l’abbassamento dei prezzi dall’agosto 2008 e tagli per il 2009. Risparmi per i consumatori fino al 60%.
Esattamente un anno fa, il 30 giugno 2007, entrava in vigore il regolamento Ue relativo al roaming. Questo regolamento permette ai cittadini in viaggio all’interno dell’Unione Europea di beneficiare dell’euro-tariffa che fissa un tetto massimo per le chiamate effettuate e ricevute all’estero. Gli operatori sono quindi ancora obbligati ad adottare un atteggiamento trasparente nei confronti dei clienti tenendoli informati sui prezzi delle tariffe attuali del paese visitato tramite l’invio di un sms gratuito. Sono inoltre tenuti a farsi concorrenza al di sotto del tetto massimo. Ciò ha permesso ai consumatori di risparmiare il 60% sulle chiamate effettuate in modalità roaming. Ma, ad un anno di distanza, osservando le tariffe delle maggiori compagnie telefoniche, la Ue trova ancora troppo costosi tali servizi ed ha quindi invitato le imprese e i consumatori a trasmettere le informazioni necessarie per esaminare l’efficacia del regolamento comunitario. Intanto i tetti massimi delle tariffe per le chiamate in uscita scenderanno da 0,49 a 0,46 centesimi di euro, le chiamate in entrata non supereranno 0,22 centesimi dal 30 agosto 2008 e per il 2009 è previsto un ulteriore taglio che abbasserà a 43 centesimi le chiamate in uscita e a 19 quelle in entrata. In base all’articolo 11 del regolamento sul roaming, la Commissione sta preparando una comunicazione per il Parlamento ed il Consiglio europeo relativa al funzionamento del regolamento sul roaming, la cui approvazione è prevista per la fine del 2008. In quanto parte della preparazione, questa consultazione pubblica è mirata alla ricerca delle opinioni di tutte le parti interessate alle problematiche della comunicazione. La consultazione pubblica sarà aperta fino al luglio 2008. La Commissione ricerca commenti sulla revisione del regolamento e sulla sua possibile estensione ai servizi dati e sms. Attraverso 39 domande, infatti, ricerca il contributo delle parti interessate sul funzionamento generale del regolamento anche su alcune specifiche problematiche quali: il roaming involontario, che si verifica quando i clienti utilizzano il cellulare vicino alla frontiera di un paese confinante e sono inavvertitamente connessi ad una rete straniera; l’effetto del regolamento sugli operatori di piccole dimensioni e sui prezzi nazionali; il problema dei minuti reali e fatturati, cercando di rilevare se si sia innestato un circolo vizioso che ha portato alla fatturazione al secondo anziché al minuto (tratto da www.ec.europa.eu). Il regolamento comunitario sul roaming scadrà comunque il 30 giugno 2010, a patto che il Consiglio decida di prorogarlo. Fin qui la nuova disposizione ha avuto un impatto positivo. L’ERG, European Regulators Group, ha valutato i dati comprendenti i servizi voce e sms da oltre 150 operatori e service provider europei. Secondo le rilevazioni, la tariffa media praticata per effettuare una chiamata è scesa da 0,69 centesimi di euro al minuto del terzo trimestre a 0,62 centesimi negli ultimi 3 mesi del 2007. Per ricevere una chiamata si è pagato in media 0,30 centesimi, contro 0,34 dei tre mesi precedenti (tratto da www.key4biz.it). In proposito ha spiegato il commissario per le telecomunicazioni Viviane Reding: “A un anno dall’entrata in vigore di questo regolamento constato con piacere che l’euro-tariffa ha offerto agli utenti la possibilità di telefonare spendendo molto di meno. Il passaggio all’euro-tariffa è avvenuto senza intoppi grazie alla stretta collaborazione tra la commissione europea e il gruppo dei regolatori europei e il forte sostegno politico garantito dal parlamento europeo nel corso di tutto l’anno”. (Sara Fabiani per NL)