
Agli inizi degli anni ’70, in Italia, oltre ai due canali RAI si diffusero progressivamente i programmi di alcune televisioni straniere.

Il quotidiano La Repubblica, commentando, nel novembre 1977, la nascita dell’emittente Antenna 3 Lombardia, che aveva inaugurato le proprie trasmissioni ufficiali trasmettendo un importante incontro di pugilato (Mazzinghi-Adkins, 3/11/1977), a riguardo dell’elevata distribuzione del suo segnale in ambito ultralocale, scriveva: “Si va verso un’articolazione precisa delle strutture: i network nazionali da un lato e le tv private autenticamente locali dall’altro” (1).

Il network televisivo PAN Tv s.p.a. (acronimo di Prima Antenna Norditalia), nacque a Pavia il 29 luglio 1984 per iniziativa dell’imprenditore edile Angelo Mascheroni – costruttore e gestore per 99 anni del parcheggio sotterraneo di via Vittor Pisani a Milano – con sede centrale in viale Montegrappa 26, nei vecchi studi di Telemontepenice.

Complice la Pasqua, ecco un doppio appuntamento, questa settimana, con la rubrica (di norma domenicale) Storia della Radiotelevisione Italiana.

Alla fine del 1976, in un industrioso Friuli Venezia Giulia in piena e veloce ricostruzione dopo il devastante terremoto del 6 maggio, a seguito di un altrettanto drammatico evento nasceva RTB, Radiotelevisione Barbara, un’emittente che nel giro di pochi anni avrebbe colonizzato regioni intere, arrivando quasi a Milano.

Venticinque anni fa a Trieste nasceva un’emittente che avrebbe lasciato il segno tra gli operatori della radiofonia friulana e del Nord-Est in generale.

Le prime dirette esterne delle tv locali iniziarono a diventare un fenomeno usuale nel 1976, dopo circa un anno dall’avvio delle trasmissioni via etere che gradualmente avevano sostituito gli iniziali esperimenti via cavo, fioriti un po’ ovunque in Italia dal 1974.

L’emittente nasce come Antenna Radio Friuli (ARF) a Castions, in provincia di Pordenone, nel settembre 1979, e trasmette sui 100,900 MHz, illuminando da Piancavallo le province di Pordenone, Treviso, Udine e Mestre.

Un tagliente (ma convincente) commento di un lettore sul ritorno di marchi storici romani (
Radio Roma e
Radio Stand-by) era intitolato "
Quella mania di riesumare marchi dimenticati…".

Sulle sue frequenze Radio 101 o presto altre emittenti. Ma mai più l’energia della prima rock station italiana. Ecco gli ultimi dieci minuti di trasmissione