Tv. La7: sofferenza autunnale per talk show in prime time

Sono numerose le trasmissioni di punta che nel mese di ottobre non saranno in grado di centrare gli obiettivi di ascolto venduti da Cairo Communications ai clienti pubblicitari.

La concessionaria dovrà dunque impegnarsi e concentrare tutte le sue forze per regalare altri spazi ai brand penalizzati, oppure per concedere qualche sconto aggiuntivo. Come riportano i dati Nielsen, non ci sono dubbi che la raccolta di La7, che già marcia in negativo nei primi sette mesi 2014 – con un fatturato complessivo di 93 mln di euro e un calo dell’1,6% sullo stesso periodo 2013 –, potrebbe andare incontro a ulteriori frenate e battute d’arresto. Basta analizzare qualche esempio all’interno del palinsesto per capire come il gruppo non navighi in buone acque sul fronte degli ascolti: il prime time di Giovanni Floris diMartedì dovrebbe aggirarsi attorno alla media di 1,5 mln di individui, con spot da 30 secondi del valore di 122 mila euro. Bene, per ora il programma viaggia a una media individui inferiore di circa il 40%, e se si dovesse applicare uno sconto al listino prezzi pubblicitario, si scenderebbe al di sotto dei 73 mila euro, come si legge in un articolo di mercoledì 1 ottobre apparso su ItaliaOggi. I vertici della Cairo Communication avevano preventivato anzitempo anche il calo di Servizio Pubblico di Michele Santoro e non hanno certo commesso errori: infatti, se nella scorsa stagione il programma aveva chiuso con una media di 2,1 mln di telespettatori, il risultato della prima puntata della stagione 2014-2015 è stato addirittura al di sotto delle già negative aspettative (l’obiettivo di 1,5 mln non è stato raggiunto e gli utenti si sono bloccati a quota 1,2 mln). Niente sorrisi nemmeno sul volto di Gianluigi Paragone: la nuova stagione de La Gabbia è partita con il piede sbagliato e le attese di 700 mila spettatori sono al momento inferiori del 40%. L’unico a poter tirare un sospiro di sollievo è per ora Corrado Formigli, con la sua Piazza Pulita del lunedì sera: in ottobre il format è stato venduto con promesse di 800 mila telespettatori medi e finora è sopra quella quota di un buon 11% (nella puntata di lunedì 29 settembre per esempio, ha contato 914 mila aficionados). E nella “guerra dei talk show” dal prossimo anno ci sarà un concorrente in meno: Servizio Pubblico andrà infatti in onda per l’ultima stagione. Ad annunciarlo è stato il suo stesso conduttore Michele Santoro in un lungo post sul profilo Facebook della trasmissione: "voi sapete che io ho sempre sentito la necessità di battere strade nuove — ha reso noto il giornalista — e per questo motivo ho deciso che questa sarà l’ultima stagione di Servizio Pubblico. La ragione è l’overdose dei cosiddetti talk che porta al paradosso di un calo della domanda del pubblico a cui corrisponde una moltiplicazione dell’offerta. E l’effetto è quello che gli spettatori sono nauseati”. Forse la scelta di puntare il tutto per tutto sui talk show andrebbe rivista dai vertici di La7, onde evitare cadute pericolose, a fronte soprattutto delle proposte di mercato e delle offerte competitive che non arrivano soltanto dalle altre reti, bensì anche dalle nuove e minacciose tv online. (V.R. per NL)
 

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