Esso prosegue lo studio avviato lo scorso anno, basato sul confronto dell’uso dei media da parte della popolazione nei principali paesi europei: Italia, Francia, Spagna, Germania e Gran Bretagna. Il Rapporto è dedicato quest’anno soprattutto ai comportamenti giovanili. Questi sono solo alcuni dei principali risultati del Rapporto. Il balzo in avanti nell’uso di Internet da parte dei giovani italiani tra i 14 e i 29 anni è stato enorme: tra il 2003 e il 2007 l’utenza complessiva (uno o due contatti alla settimana) è passata dal 61% all’83%, e l’uso abituale (almeno tre volte alla settimana) dal 39,8% al 73,8%. Il cellulare è usato praticamente da tutti, ma ciò che stupisce è constatare che il 74,1% legge almeno un libro all’anno e il 62,1% più di tre libri. Il 77,7% dei giovani legge un quotidiano una o due volte alla settimana, mentre il 57,8% legge almeno tre giornali alla settimana. I periodici hanno una utenza complessiva pari al 50% dei giovani. Nell’utenza complessiva dei media, le femmine ascoltano di più la radio e leggono di più i periodici; i maschi leggono di più i quotidiani e guardano di più la Tv satellitare. I giovani italiani assomigliano ai giovani europei, ma non sono del tutto uguali. Dappertutto si fa un grande uso del telefonino, ma solo in Italia il 96,5% dei giovani lo adopera in maniera abituale, mentre negli altri paesi gli utenti abituali oscillano tra l’89,3% della Germania, l’83,9% della Gran Bretagna, l’83,7% della Spagna, per scendere al 73,8% della Francia. Per i giovani inglesi e tedeschi Internet riveste un ruolo ancora più importante che in Italia: l’uso abituale della rete raggiunge, infatti, in Gran Bretagna il 77,7%, in Germania il 76,5%, in Italia il 73,8%.