Creare un account di posta telematica al posto di un altro induce in

Cassazione: reato la falsa identità sulla Rete


da Franco Abruzzo.it

Roma, 26 marzo 2008. È reato creare una falsa identità su internet spacciandosi per un’altra persona. Lo ha stabilito la Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione (sentenza 46674/2007) confermando la condanna per il reato di sostituzione di persona emessa dalla Corte di Appello di Firenze nei confronti di un ragazzo che, al fine di procurarsi un vantaggio e di recare danno ad una sua amica, aveva creato un account di posta elettronica apparentemente intestato a lei e successivamente, utilizzandolo, aveva allacciato rapporti con utenti della rete internet a nome della ragazza, inducendo in errore sia il gestore del sito sia gli utenti. Il giovane si era difeso sostenendo che chiunque aveva la possibilità di attivare un account di posta elettronica con un nominativo diverso dal proprio, anche di fantasia. La Suprema Corte, pur ammettendo che questo “è pacificamente vero”, hanno rigettato il ricorso del ragazzo affermando che il reato sussiste perché oggetto della tutela penale è “l’interesse riguardante la pubblica fede”, in quanto questa può essere sorpresa da inganni relativi alla vera essenza di una persona o alla sua identità o ai suoi attributi sociali, e poiché si tratta di inganni che possono superare la ristretta cerchia d’un determinato destinatario, “il legislatore ha ravvisato in essi una costante insidia alla fede pubblica, e non soltanto alla fede privata e alla tutela civilistica del diritto al nome”; nel caso in esame, infatti, il soggetto indotto in errore non è tanto l’ente fornitore del servizio di posta elettronica, quanto piuttosto gli utenti della rete, i quali, ritenendo di interloquire con una determinata persona, in realtà inconsapevolmente si sono trovati ad avere a che fare con una persona diversa. Tanto più che i messaggi contenuti nelle e – mail erano spediti non solo da un soggetto diverso da quello che appariva offrirli, ma per di più anche di sesso diverso. (da: www. cittadinolex.it)

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