Economia. Eco-ansia, italiani fra i più preoccupati: risparmi e abitudini green

risparmi

I cambiamenti climatici, soprattutto nell’ultimo periodo, sono diventati sempre più anomali e preoccupanti.
Tra i cittadini europei, gli italiani stanno cercando più di tutti di contrastare le conseguenze legate al cosiddetto climate change, attraverso comportamenti più ecologici e responsabili che, oltre a fare bene al pianeta, possono aiutare anche gli stessi consumatori verso risparmi economici.

Italiani, un popolo sempre più green

Lo studio “EY Future Consumer Index” condotto dalla società di consulenza Ernst & Young ha rilevato che gli italiani sono il popolo più preoccupato in Europa per le sorti dell’ambiente (75% contro una media complessiva globale del 64%). La ricerca, effettuata su un campione di 21 mila intervistati provenienti da 27 Paesi diversi, ha messo in luce anche che il 65% degli italiani effettua i propri acquisti considerando l’impatto ambientale, e che il 63% si aspetta che il cambiamento climatico, in futuro, peggiorerà.

Cambiamenti climatici e risparmi

Sono molte, infatti, le accortezze che i nostri connazionali stanno attuando per cercare di contrastare i gravi cambiamenti climatici in atto. Tra questi, il riciclo degli imballaggi dopo l’utilizzo, l’acquisto di prodotti a km zero, il riutilizzo degli abiti e acquisti meno impulsivi e più ragionati.

Le strategie messe in atto per risparmiare

Dal primo rapporto Coldiretti/CensisGli italiani e il cibo nelle crisi e oltre” sono emersi i comportamenti che gli italiani stanno mettendo in pratica per cercare di risparmiare e tutelare l’ambiente.

Forno elettrico

A causa dei rincari energetici e dell’aumento generale dei prezzi, per esempio, il 50% della popolazione ha deciso di ridurre o rinunciare del tutto all’uso del forno elettrico.

Forno a gas

Il 35%, invece, ha diminuito l’utilizzo del forno a gas. Si è delineata una netta differenza, tuttavia, tra le famiglie a basso e alto reddito: mentre il 54% delle prime ha ridotto o interrotto l’uso del forno elettrico, “solo” il 32% delle seconde lo ha fatto.

Ferro da stiro, termosifoni e stufe elettriche

È diminuito del 45%, inoltre, l’uso del ferro da stiro, e più di un italiano su due (il 55%) ha dichiarato di aver ridotto anche il ricorso a termosifoni e stufe elettriche. I dati hanno rivelato anche che il 38% ha utilizzato di meno l’aspirapolvere, e che il 40% ha cercato di non usare nemmeno la lavatrice.

Tariffe luce e gas

In molti, peraltro, hanno deciso di affrontare il problema alla radice, cambiando il proprio fornitore energetico per passare a un contratto più conveniente. Farlo è oggi molto semplice: basta confrontare online le migliori offerte luce e gas, così da trovare quella che si adatta meglio al proprio fabbisogno energetico e risparmiare sulle bollette.

Il carrello della spesa

Per quanto riguarda il consumo di cibo, invece, ci sono stati diversi cambiamenti, a partire da molte rinunce nel carrello della spesa: il 44% degli italiani, per esempio, ha rinunciato all’acquisto di alcolici e dolci, mentre il 38,7% ha rinunciato ai salumi. Seguono il pesce e la carne, ai quali hanno rinunciato rispettivamente il 38% e il 37% degli italiani.

Doggy bag

Invece di gustarsi un pasto al ristorante, inoltre, molti lavoratori hanno preferito portarsi il pranzo da casa o, in alternativa, usufruire del servizio di doggy bag. Questo consiste nel portarsi via gli avanzi del pranzo o della cena che non è stata consumata al ristorante, così da evitare sprechi sia per il cliente che per il ristoratore, che in tal caso sarebbe obbligato a buttare via gli avanzi.

Micro gardening

Per i più fortunati che hanno la possibilità di usufruire di spazi aperti, come balconi o giardini, infine, è diventato di grande aiuto il cosiddetto micro gardening, che consiste nel coltivare in autonomia qualche piantina di frutta, verdura e spezie direttamente in casa propria.

Consumi

Dopo lo squilibrio dei consumi causato dalla pandemia, oggi si sta cercando di tornare lentamente alla normalità. Ma la strada da percorrere è ancora lunga e le difficoltà economiche sono molte, soprattutto a causa dell’inflazione ancora alta. (E.G. per NL)

 

 

 

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