L’avanzata delle antenne cingolate

I LANdroid sgusceranno indisturbati per garantire copertura radio ai militari USA. Li produrrà iRobot e costeranno 100 dollari l’uno


da Punto Informatico

Roma – Sciameranno sui terreni più impervi, organizzeranno autonomamente una rete WiFi da mettere a disposizione delle truppe impegnate sul campo di battaglia, sono i ripetitori cingolati che iRobot costruirà per DARPA.

Il braccio scientifico del Pentagono li aveva immaginati lo scorso anno: li aveva chiamati LANdroid, ripetitori montati su un dispositivo intelligente e autonomo. Due cingoli, quattro antenne e una scheda di rete capaci di sgusciare sicuri sui terreni più dissestati, di organizzare un mesh network improvvisato e flessibile a favore di militari nascosti in aree di guerriglia, in ambienti urbani coperti a sprazzi dai segnali radio.

iRobot si è aggiudicata l’appalto: la mamma di Roomba e dei robotaser avrà tre anni e tre milioni di dollari per dare vita al brulicare dei radiodroidi.

Requisito fondamentale dei bot, sono le dimensioni ridotte: dovranno stare nel palmo di una mano, il lato più lungo dovrà misurare una decina di centimetri. Queste misure permetteranno ai robot di muoversi indisturbati, di sfuggire all’occhio del nemico. Anche il peso sarà di vitale importanza: non dovranno gravare i militari di più di un chilo.

Nonostante eventuali perdite di nodi non inficino l’operatività della squadra robotica, i LANdroid dovranno essere robusti: i soldati non dovranno farsi scrupoli nel gettarli lontano per fare in modo che guadagnino quanto prima la posizione ottimale per garantire la migliore copertura radio.

Le antenne cingolate incederanno a una velocità di mezzo metro al secondo, si orienteranno e si organizzeranno per fornire ai militari il segnale che consenta loro di comunicare e di gestire tutte le apparecchiature comandate da remoto. Saranno dotati di una batteria che garantirà tra i 7 e i 14 giorni di operatività, grazie anche ai bassi consumi del processore che integreranno, del tutto simile a quello di un ordinario telefonino.

La sfida più stimolante sarà quella per contenere i costi: iRobot dovrà produrre LANdroid a 100 dollari, anche se i volumi di produzione dovessero rivelarsi modesti. Un prezzo abbordabile anche per chi già sogna uno sciame di antenne cingolate sgattaiolare festose fra gli ambienti domestici.

Gaia Bottà

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