Le radio italiane e l’Europa

Euranet è sul web. È notizia di questi giorni l’inizio delle attività della piattaforma internet di Euranet, l’European Radio Network, il consorzio di radio europee pubbliche, private, locali e universitarie attivo dal mese di aprile del 2008


(Articolo21.info) – Il consorzio, finanziato da fondi dell’Unione europea, nasce con lo scopo di avvicinare i cittadini europei alle istituzioni comunitarie, spesso percepite come entità astratte e lontane dalle singole realtà nazionali, e tenta di occuparsi di temi d’interesse collettivo come l’immigrazione, lo sviluppo energetico, il dialogo interculturale.
La rete di Euranet è composta da 16 radio e da 8 emittenti associate, provenienti da 15 paesi dell’Ue, e trasmette quotidianamente notiziari e programmi di attualità europea in 13 lingue. Attraverso il sito web, www.euranet.eu, è possibile conoscere le frequenze delle trasmissioni via etere, ascoltare i programmi prodotti, iscriversi al podcast e alla community.
Proprio ieri, infatti, il forum di Euranet ha ospitato un dibattito sul tema del difficile rapporto tra l’unione Europea e i suoi cittadini: la discussione, organizzata in dieci lingue, ha visto l’intervento del presidente del Parlamento europeo e di altri esponenti dell’UE. A breve sarà possibile ascoltare le trasmissioni in live streaming.
L’Italia non è presente nel progetto e l’italiano non è nell’elenco delle lingue disponibili sul sito web del consorzio. Un’assenza che si fa notare e che emerge ancora di più in coincidenza della conclusione del Prix Europa.
Dal 18 al 25 ottobre si è svolto a Berlino e a Potsdam la ventiduesima edizione del prestigioso festival in cui vengono le migliori produzioni radiofoniche e televisive dei paesi del continente europeo. Quest’anno l’Italia era presente con una sola proposta, nella categoria programmi televisivi multiculturali, mentre nelle categorie dedicate alla radio (radio documentario e fiction radiofonica) non c’era traccia di contenuti in lingua italiana. Stesso discorso per quanto riguarda gli incontri e i dibattiti che hanno animato il festival. Nessun italiano.
L’Europa, e la maggior parte dei paesi europei, si muove e con lei i mezzi di comunicazione. In un paese dove ci sono centinaia di emittenti on air, tra radio pubbliche, commerciali, comunitarie, politiche e religiose, a nessuno interessa uscire dai confini nazionali?

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi
Send Mail 2a1 - Le radio italiane e l'Europa

Non perdere le novità: iscriviti ai canali social di NL su Facebook, TelegramWhatsApp. News in tempo reale.

Ricevi gratis la newsletter di NL!