Manovra bis per fronteggiare la crisi e la speculazione finanziaria

Il documento con gli emendamenti correttivi al decreto legge n.138 del 13 agosto 2011 recante “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo” è stato presentato alla commissione Bilancio del Senato nel pomeriggio del primo settembre dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

“Nei suoi termini essenziali la manovra può dirsi definita” ha affermato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nell’illustrare in commissione al Senato le proposte di modifica. Il ministro Tremonti ha ribadito che “i saldi restano assolutamente invariati”. Due sostanzialmente le differenze tra il testo della manovra – varata dal governo a ferragosto per fronteggiare la crisi e la speculazione finanziaria – e il provvedimento attualmente all’esame del Parlamento. La prima riguarda il gettito della ‘Robin Hood Tax’, il prelievo fiscale a carico delle imprese energetiche, che non sarà più diviso tra ministeri ed enti locali ma andrà soltanto a coprire i tagli delle autonomie locali. La seconda modifica riguarda il contributo di solidarietà sui redditi più alti nel settore privato che è stato sostituito da più stringenti norme antievasione di “grande efficacia”.  La manovra bis punta su una buona dose di misure fiscali per contrastare l’elusione e l’evasione fiscale: l’aumento delle imposte sulle cooperative e le società di comodo, sottoposte a maggiori controlli e soprattutto ad una valutazione discrezionale della reale attività da parte del fisco, il carcere per i grandi evasori fiscali (a cui non sarà più concessa la sospensione condizionale della pena), la pubblicazione online dei redditi dei cittadini da parte dei Comuni, un loro maggior coinvolgimento nella lotta all’evasione, l’obbligo di dichiarare insieme ai redditi i riferimenti dei conti correnti bancari e degli altri rapporti intrattenuti con gli operatori finanziari. Al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento dì efficienza è prevista anche una norma che razionalizza la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. Il ministro ha poi precisato che i Comuni avranno un ruolo da protagonisti nella lotta al sommerso: “I consigli tributari presso i Comuni riceveranno i dati dalle agenzie delle entrate e avranno una funzione di controllo”. l ministro Tremonti ha affermato in Commissione Bilancio al Senato che l’emendamento – presentato dal governo – intende procedere alla messa in atto dei Consigli tributari, già previsti a livello normativo, che andranno ad affiancarsi e non a sostituire quella, che continuerà ad essere svolta, dei tradizionali soggetti deputati alla repressione delle infrazioni tributarie.  Il decreto sarà in Aula al Senato oggi pomeriggio.  Nella stessa giornata del primo settembre si è svolto a Palazzo Chigi un incontro tra il sottosegretario Letta, il ministro per i rapporti con le regioni Fitto, il ministro dell’Interno Maroni e della Semplificazione Calderoli con i rappresentanti dei Comuni, Province e Regioni. Il decreto legge n.138, varato dal governo nel Consiglio dei ministri del 12 agosto 2011, è in vigore dal 13 agosto 2011, giorno in cui è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale.

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