Radio. Edison Research: in 10 anni media center auto irriconoscibili. Chi ha Android Auto o Apple CarPlay prima o poi li usa. E poi non cambia più

Media Center

Edison Research: in dieci anni i media center delle auto sono diventate hub digitali, sempre più complessi.
Apple CarPlay ed Android Auto dominano, ma Samsung prepara l’assalto con Auto DeX (o come si chiamerà in via definitiva).
La battaglia per il controllo dell’infotainment si gioca sull’integrazione e sulla voce.
La radio tradizionale rischia l’estromissione definitiva se non adotta strategie tech-native.

Sintesi

Nel giro di un decennio, i media center delle auto si sono trasformati da semplici autoradio con lettori CD inseriti  in ecosistemi digitali integrati, dominati da Apple CarPlay ed Android Auto.
La loro diffusione è in costante crescita, così come l’utilizzo da parte degli automobilisti: l’83% degli utenti statunitensi che li ha a bordo li utilizza regolarmente.
Ma un nuovo attore si prepara a entrare in scena: Samsung, con il progetto Auto DeX, potrebbe mirare a proporre un’alternativa indipendente e smartphone-centrica, senza passare, pagando pedaggio, per le piattaforme di Google o Apple.
Questa mossa potrebbe ridisegnare gli equilibri nell’infotainment veicolare globale, offrendo un sistema nativo flessibile, orientato alla personalizzazione e al controllo diretto.
In parallelo, l’ascesa dei comandi vocali e dell’I.A. “conversazionale” spinge verso interfacce touchless e sempre più predittive.
Tuttavia, in questo scenario iper-digitale, la radio lineare resta ai margini: poco visibile, non integrata nativamente e costretta a passare per app terze.
Per non essere tagliata fuori, l’industria radiofonica deve ripensare profondamente la sua presenza nelle nuove plance connesse.

Media center delle auto irriconoscibili in poco più di 10 anni

Secondo un recente report dell’istituto di ricerca americano Edison Reserch, i media center delle auto sono cambiati radicalmente in poco più di dieci anni: nel 2014, la maggior parte dei sistemi di infotainment a bordo dell’auto presentava già schermi, ma erano significativamente più piccoli e soprattutto non integrati con il telefono del conducente. viceversa, erano ancora presenti lettori CD ed in qualche caso addirittura quelli di audiocassette.

Il dominio del cruscotto di Android Auto e di Apple CarPlay

Oggi non esistono più lettori CD sulle auto, le cassette fanno il paio coi vinili all’interno delle abitazioni domestiche (anzi, questi ultimi hanno avuto un significativo ritorno di fiamma, quand’anche limitato ad una schiera di nostalgici), ma su ogni dashboard sono presenti le icone di Android Auto ed Apple CarPlay, piattaforme che hanno fatto il loro debutto proprio nel 2014.
E da allora l’ascolto audio in auto non è più stato lo stesso.

Media center innovati

Sebbene non possano certamente ancora essere considerati mainstream, poiché il parco auto impiega anni per essere trasformato, questi sistemi tecnologici di bordo stanno diventando sempre più popolari nei media center.

Infinite Dial attesta penetrazione Android Auto ed Apple CarPlay

Lo studio Infinite Dial di Edison Research attesta come la popolarità di CarPlay e Android Auto sia cresciuta nel tempo. nel 2023, il 26% delle auto aveva una di queste tecnologie nel proprio veicolo principale; percentuale salita poi al 32% nel 2024.

Anche utilizzo aumenta notevolmente

Non solo la penetrazione di Apple CarPlay ed Android Auto è in aumento nel mercato automobilistico americano: anche l’utilizzo di queste tecnologie è elevato. A partire dal 2025, l’83% degli americani 18+ che hanno utilizzato un auto con Apple CarPlay od Android Auto nell’ultimo mese, hanno sfruttato entrambe le piattaforme.

Se li hai, li usi

Ciò significa che coloro che hanno una delle due tecnologie nei media center delle loro auto, la usano.

Integrazione nativa

D’altra parte, come abbiamo spesso osservato su queste pagine, la disponibilità di queste piattaforme software è integrata nella maggior parte delle auto nuove. “Il fatto che cinque persone su sei che possono accedere a CarPlay o Android Auto lo facciano è un forte segnale che questi sistemi continueranno a essere un fattore determinante in auto in futuro”, spiega Edison Research nel proprio rapporto.

Aggiungi un posto sul media center

Ma lo status quo sui media center descritto potrebbe non rimanere tale a lungo.
Come abbiamo già avuto modo di annotare, anche Samsung si sta muovendo con determinazione per avere un ruolo nei media center delle auto connesse.

Auto DeX: Samsung prova la strada dell’indipendenza?

Secondo diverse  fonti, il colosso sudcoreano starebbe infatti lanciando Auto DeX (nome di un workaround che in caso di debutto ufficiale probabilmente cambierebbe), una versione di Samsung Autosoftware nato per fornire funzioni simili ad Android Auto in regioni dove i Google Play Services non sono disponibili – fuori dal mercato cinese (di cui ci siamo già occupati ad aprile 2025, proprio ipotizzando come potesse esserci in nuce la volontà di Samsung di estendere il sistema in chiave mondiale), come nuova modalità che consente di trasformare l’interfaccia dello smartphone in un sistema di infotainment completo per auto, senza passare per Android Auto.

Oltre la necessità

Se quindi Samsung Auto – che funziona abilitando la modalità desktop sul telefono, installando un‘app di ricezione streaming e utilizzando un’unità principale riconfigurata, impostata su Cina per attivare il supporto CarLife+ del motore di ricerca Baidu – è una soluzione politica studiata col placet di Google, Auto Dex che lo porterebbe fuori dai limiti geografici originari potrebbe essere invece il tentativo di andare oltre la necessità contingente.

Soluzione nativa indipendente

Con un’interfaccia semplificata, icone di generose dimensioni, supporto alla modalità landscape ed accesso diretto a Google Maps, Spotify e YouTube Music, Samsung Auto/Auto DeX, potrebbe facilmente proporsi come soluzione nativa, indipendente da Google e direttamente integrabile con i display veicolari compatibili.

La strategia

La strategia di Samsung, di estendere globalmente Samsung Auto/Auto DeX, se fosse confermata (e per ora non lo è stata, stanti probabilmente anche accordi contrattuali cogenti con Google) si collocherebbe in un contesto di crescente frizione tra produttori di hardware mobile e giganti del software, dove la differenziazione è diventata un valore competitivo e sempre meno legato al device a favore dell’ecosistema.

Autonomia

L’obiettivo del superplayer asiatico potrebbe infatti essere quella di rendere il proprio ambiente mobile ancora più autonomo, consolidando la fedeltà dei propri utenti e offrendo loro un’esperienza in auto senza bisogno di infrastrutture esterne, per non subire la prossima disintermediazione dello smartphone cui puntano Google (con Android Automotive, che non necessita dello smartphone per funzionare (al contrario di Android Auto) ed Apple (con CarPlay Ultra, versione evoluta di CarPlay).

Auto DeX

Nel concreto, Auto DeX, derivando da Samsung Auto, consentirebbe al guidatore di accedere alle principali funzionalità del telefono Samsung tramite il display dell’auto, purché compatibile, creando un ponte diretto tra dispositivo e veicolo. Non si tratta solo di visualizzare app, quanto di avere una visione di un infotainment veicolare completamente smartphone-centrico, senza livelli intermedi.

La corsa al controllo delle plance digitali: Apple e Google in pressing

La mossa della big tech di Suwon – se fosse confermata attraverso un lancio effettivo della funzionalità – potrebbe essere letta alla luce del fermento in corso nel settore dell’infotainment, con Apple e Google che stanno cercando di assumere il controllo completo delle esperienze digitali in auto, superando l’integrazione superficiale dei primi anni.

Evoluzioni in corso

Le evoluzioni dei rispettivi sistemi dimostrano che Apple con CarPlay Ultra si propone di sostituire non solo l’interfaccia dell’infotainment (autoradio in testa), ma anche la strumentazione di bordo, climatizzazione inclusa. Un passaggio che trasforma lo smartphone nel centro operativo della vettura, con potere decisionale anche sulla priorità delle app e delle fonti audio.

Google: disintermediare (oltre l’autoradio) lo smartphone

Google, dal canto suo, è ancora più radicale e spinge sull’adozione di Android Automotive OS, un sistema operativo installato nativamente nel veicolo e integrato con l’ecosistema Google (Assistant, Maps, Play Store). Una soluzione più strutturata e invasiva rispetto al più blando Android Auto, che si limita al mirroring del telefono.

Conoscitore di ogni stile ed abitudine sulle quattro ruote

In sostanza, con la sua strategia, Google punta a diventare il controllore assoluto della somministrazione di contenuti sull’auto (nonché profondo conoscitore di ogni abitudine dell’utente, come spostamenti, temperature, stili, comportamenti, ecc.).

Il terzo incomodo

Nel mezzo, Auto DeX quale espansione extracinese di Samsung Auto potrebbe costituire una terza via più leggera, ma non meno ambiziosa, pensata per un pubblico che vuole (continuare a) portarsi la “plancia digitale” in tasca. Un’alternativa flessibile, che potrebbe rivelarsi vincente soprattutto nei segmenti medio-bassi del mercato automotive, dove i sistemi nativi sono ancora poco diffusi.

Contro l’emarginazione dei device stand-alone

Ma, soprattutto, una mossa per non finire emarginati da Google prima ed Apple (oggi Samsung ha una penetrazione di quasi il 20% su un universo di quasi 7 miliardi di smartphone) poi.

Comandi vocali, I.A. conversazionale e infotainment sensoriale

Un altro trend trasversale ai sistemi in campo è la centralità dei comandi vocali. Sia Apple che Google stanno integrando l’intelligenza artificiale conversazionale per rendere le interazioni in auto sempre più naturali e contestuali. Siri e Google Assistant diventano così non solo esecutori di comandi, ma “copiloti” digitali, capaci di anticipare bisogni e fornire suggerimenti proattivi.

Touchless

L’interfaccia è sempre più pensata per funzionare in modalità touchless, garantendo sicurezza e fluidità nell’esperienza d’uso. L’utilizzo della voce è destinato a diventare il nuovo standard, soprattutto in un contesto frenetico dove la distrazione alla guida rappresenta sempre un problema significativo.

AutoDeX con Bixby

Samsung, per ora, potrebbe affidare la gestione vocale di Samsung Auto/Auto DeX a Google Assistant. Ma non è da escludere un rilancio di Bixby, l’assistente proprietario, in una versione automotive. Un’opzione che consentirebbe di chiudere il cerchio dell’indipendenza tecnologica e aumentare la coerenza dell’esperienza Galaxy.

Smart speaker e infotainment: le nuove abitudini d’ascolto

La rivoluzione delle plance digitali non può essere compresa appieno senza analizzare i cambiamenti in atto nel consumo audio. Secondo i dati del rapporto The Infinite Dial UK 2025, nel Regno Unito il 45% della popolazione possiede almeno uno smart speaker, superando il 35% degli USA.

Amazon rileva crescita ascolto lineare radiofonico

Tanto che Amazon (il suo smart speaker Echo, con l’assistenza Alexa è il più diffuso), sta prestando sempre più attenzione ai contenuti radiofonici, imponendo agli editori l’adozione di specifici accorgimenti perché le loro skill e flussi siano adeguati agli usi ed a criteri di sicurezza ed intellegibilità sempre più stringenti.

Il 38% degli automobilisti inglesi usa CarPlay o Android Auto

Ma ancora più interessante è il dato relativo alla fruizione audio in auto degli inglesi: il 38% degli inglesi accede abitualmente a contenuti tramite Apple CarPlay o Android Auto.

Gate

Questo significa che la porta principale per l’audio digitale passa oggi dalle interfacce smartphone-centriche. Musica, podcast, notizie e anche contenuti radiofonici sono veicolati da app e servizi cloud, in ambienti dove la scelta è personalizzata, e il ruolo del device è fondamentale per definire la user experience.

Auto DeX potente terzo player

In questo contesto, Samsung Auto/Auto DeX potrebbe entrare come un nuovo player, offrendo una porta d’ingresso nativa al mondo audio digitale, senza i vincoli imposti da Android Auto o CarPlay. Una mossa che, se supportata da partnership con le principali piattaforme audio, potrebbe modificare significativamente gli equilibri in campo.

La radio lineare sotto assedio: tra estromissione e adattamento

Il quadro descritto segna l’ennesimo campanello d’allarme per la radio lineare. L’assenza di compatibilità nativa con FM o DAB+ nei nuovi sistemi (compreso Samsung Auto/Auto DeX) conferma la tendenza alla marginalizzazione della radio tradizionale nei nuovi ambienti digitali automobilistici.

Streaming al primo posto

Le interfacce audio privilegiano lo streaming, la personalizzazione algoritmica e l’accessibilità vocale. La radio lineare, invece, resta legata a un paradigma broadcast che fatica a inserirsi in questi flussi. L’unico appiglio sembra essere la presenza su aggregatori come TuneIn, ma si tratta di soluzioni subordinate, che non garantiscono priorità né visibilità ed anzi introducono un ulteriore livello di mediazione.

L’infotainment è già un territorio conteso

La scelta di Samsung di estendere Samsung Auto con Auto DeX rappresenterebbe, pertanto, molto più di una semplice novità funzionale. Sarebbe un segnale di ridefinizione degli equilibri nel mercato dell’infotainment veicolare, dove il controllo della dashboard è diventato il nuovo terreno di scontro tra i big tech.

Audio asset strategico

In parallelo, l’audio è sempre più un asset strategico: chi controllerà l’interfaccia avrà il controllo anche sull’offerta di contenuti, le metriche e la pubblicità. Per gli editori radiofonici, il tempo è scaduto: è necessario pensare nuovi modelli di distribuzione e presenza sulle piattaforme, o accettare il rischio di una “esclusione silenziosa”.

Logiche tech-native

L’infotainment è già uno spazio digitale dominato da logiche tech-native. Samsung Auto/Auto DeX, CarPlay Ultra e Android Automotive sono solo le punte affiorate di un iceberg in continua emersione. La sopravvivenza dell’audio professionale e della radio in particolare, dipenderà dalla capacità di adattarsi prima che sia troppo tardi. (M.R. per NL)

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi

Ricevi gratis la newsletter di NL!

SIT ONLINE abbonamento circolari Consultmedia su scadenze ordinarie e straordinarie settore radio-tv-editoria: [email protected]

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER