TLC. La Commissione Ue vuol portare la tv mobile sul cellulare degli europei

La Commissione europea propone delle linee guida per armonizzare il mercato della tv mobile


(Help Consumatori.it) – Presto la televisione mobile arriverà anche sui cellulari dei cittadini europei. La Commissione Ue ha pubblicato oggi una serie di orientamenti per accelerare l’istallazione del servizio in tutta Europa che, nel 2013, potrebbe arrivare a fatturare 7,8 miliardi di euro. I servizi commerciali di tv mobile sono stati lanciati prima dell’estate 2008 ed hanno avuto una risposta di gradimento da parte dei consumatori: nei soli Paesi Bassi 10 000 utenti si sono abbonati al servizio all’inizio dell’autunno.

Prima che gli operatori telefonici possano lanciare qualsiasi offerta commerciale, gli Stati membri devono ottenere l’autorizzazione per i servizi di televisione mobile. Gli orientamenti della Commissione mirano a creare un ambiente normativo omogeneo e favorevole per il decollo e l’adozione di questo nuovo servizio. Con una regolamentazione non onerosa e regimi di autorizzazione delle licenze chiari, l’industria avrà la certezza del diritto necessaria a lanciare rapidamente offerte per la TV mobile.

Già nel luglio 2007 la Commissione aveva proposto una strategia di promozione della televisione mobile in Europa che prevedeva l’utilizzo dello standard aperto DVB-H come norma comune per la televisione mobile terrestre in tutta Europa. Nel marzo 2008 la Commissione ha approvato l’aggiunta del DVB-H all’elenco europeo delle norme ufficiali.

I servizi commerciali basati sul DVB-H sono sempre più diffusi e applicati in altre parti del mondo, come il Marocco, l’Indonesia, la Russia o Singapore. Inoltre è probabile che servizi di televisione mobile transfrontalieri satellitari che utilizzano lo standard DVB-SH inizino già nel 2009 in Europa e in tutto il mondo. Finora pochi Stati membri, come l’Austria, la Finlandia, la Francia e la Germania, hanno adottato una normativa per i nuovi servizi di televisione mobile.

“Il successo delle operazioni commerciali di lancio della televisione mobile in Austria, Italia, Finlandia e Paesi Bassi ha dimostrato che l’efficienza delle procedure di autorizzazione costituisce un fattore cruciale per la rapida diffusione della televisione mobile. In Austria 5 000 cittadini utilizzavano la televisione mobile nelle prime settimane del suo lancio. Con l’aumento delle vendite previsto nel periodo natalizio, molti più cittadini europei dovrebbero avere la possibilità di guardare la televisione nel corso dei loro spostamenti”, ha dichiarato Viviane Reding, Commissario europeo alle telecomunicazioni.

“Per questo motivo vogliamo fornire orientamenti agli Stati membri sui metodi che consentono all’industria di far partire questi servizi innovativi con la massima rapidità e un minimo di complicazioni. Siamo a favore di un’impostazione collaborativa tra tutti i soggetti interessati, comprese le emittenti, gli operatori mobili e di piattaforme, e osteggiamo pesanti interventi normativi o procedure di autorizzazione macchinose per l’introduzione della televisione mobile in Europa.”

Una procedura diretta, trasparente e non discriminatoria per la concessione delle licenze è fondamentale per un’impostazione adeguata che non provochi inutili ritardi. La qualità del servizio prestato ai consumatori, compresa la ricezione negli interni e la qualità della trasmissione, dovrebbe rientrare nelle condizioni di aggiudicazione. Le frequenze disponibili per la televisione mobile verranno ritirate qualora il servizio non inizi entro un periodo di tempo ragionevole.

Le autorità di regolamentazione potranno tenere aperto a tutti i soggetti dell’industria il processo di autorizzazione, incoraggiando la cooperazione tra operatori di telecom (prestatori di servizi) ed emittenti (che forniscono il contenuto). L’industria deve assicurare la collaborazione dei servizi di televisione mobile DVB-H in ogni paese dell’Ue. A tal fine sarà possibile scegliere tecnologie non proprietarie che tutti i consumatori potrebbero utilizzare senza plug-in supplementari e indipendentemente dal dispositivo utilizzato, per accedere ai contenuti della tv mobile.

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