Tv. La scommessa della BBC: 1 mld di spettatori entro il 2020 e tutela “valori forti”

BBC

L’emergenza Covid è stata l’occasione per la BBC di ampliare la propria offerta culturale e commerciale. Con l’ambiziosa scommessa di raggiungere 1 miliardo di pubblico globale entro la fine del 2020.
La BBC punta a riaffermare la propria mission e ribadire il ruolo istituzionale che tutti i media pubblici sono tenuti ad osservare. Tra i target, un modello di business efficiente e il rilancio della cultura, informazione  imparziale e istruzione.
Del tema ne ha parlato diffusamente il direttore generale uscente della BBC, Tony Hall, all’Edinburgh International Television Festival appena conclusosi.

La sfida della Società ai tempi della pandemia da Covid 19

In questo periodo caratterizzato da un’emergenza di proporzioni globali, l’obiettivo della BBC di raggiungere il miliardo di telespettatori nel mondo è stato anticipato, dalla fine del 2022 a quella di quest’anno.

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Ciò perché, per far fronte alle diverse istanze di cittadini ed utenti di tutto il mondo, l’emittente ha dovuto attivare importanti iniziative che rispondessero alle eterogenee esigenze di informazioni ed intrattenimento del suo esteso pubblico.
Nel suo discorso di passaggio di testimone al successore Tim Davie, Hall ha dichiarato che la BBC è pronta per competere con i migliori player dell’era digitale globale e ad acquisire nuove fette di mercato, puntando anche sulle fasce più giovani.

Le novità del colosso dell’informazione

Per realizzare questi ambiziosi obiettivi, la BBC e le sue affiliate (BBC World, BBC Studios, e BBC Sound, ecc.) trasmettono in 42 lingue ed hanno aperto nuovi uffici con più giornalisti sul campo. A fronte del crescente calo del pubblico dei canali lineari, il provider britannico ha poi aumentato esponenzialmente l’offerta on demand e online raggiungendo numeri inaspettati e sorprendenti.
L’emittente ha anche ampliato e migliorato l’offerta diretta ai soli abbonati, potenziando i contenuti disponibili in streaming con BBC iPlayer. Al punto che, riferisce Hall: “Sta battendo tutti i record: 4,8 miliardi di richieste lo scorso anno, in crescita del 38%. E, per la prima volta la crescita sta compensando il calo della visione lineare della TV. […]”.

BBC, servizio televisivo pubblico e la difesa di valori forti

Il festival di Edimburgo e il discorso di Hall sono stati anche l’occasione per ribadire l’importanza delle funzioni non solo commerciali e di business di tutti i Psb (Pubblic Service Broadcasting) in un’epoca in cui, il d.g. sostiene, “sono minacciati ovunque”.
In alcuni accorati passaggi del suo discorso, Hall ha ricordato che i media pubblici svolgono fondamentali compiti di diffusione della cultura, di intrattenimento, di collante nazionale e di difesa della stessa democrazia.

Chiunque può usufruirne, gratuitamente e senza alcuna difficoltà di accesso

Queste funzioni e la semplice accessibilità, ribadisce, sono oggi ancora più importanti considerando che il mondo del web e dei social è contraddistinto da generalizzazioni e spesso da disinformazione.
In questo contesto il servizio televisivo pubblico svolge ancora di più una funzione di diffusione e garanzia dei valori forti e tutela della democrazia stessa.

L’emergenza Covid come “occasione”

L’emergenza Covid 19 ha di fatto modificato profondamente il modo di fare televisione ed informazione da parte dei servizi pubblici di molti Paesi, che hanno colto l’occasione per migliorare la propria offerta, soprattutto sui canali on demand e online.

Non solo la BBC

Anche la Rai ha, nello stesso periodo, rafforzato la propria missione di servizio pubblico attraverso un’ampia offerta su reti e piattaforme. Stesso discorso per France Televisions, che ha arricchito le proprie proposte sui canali lineari e di streaming video on demand.

TV online per i giovani

La nuova importante tendenza di investire sui canali digitali rispecchia il crescente trend seguito dalle fasce più giovani d’età, che passano molto più tempo online che davanti alla televisione. A tale proposito, l’agenzia inglese Chilwise, nel suo report annuale, parla addirittura di cambiamento epocale.
Da ultimo, si osserva come questa sarà, con ogni probabilità, una tendenza destinata a crescere esponenzialmente quando la pandemia di questo millennio sarà terminata. (C.F. per NL)

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