Economia. E’ proprio crisi, se anche Google licenzia.

Non sembrano terminare le brutte previsioni relative a questo 2009. Google annuncia il licenziamento di 100 dipendenti. Si tratta di una misura poco più che simbolica per un’azienda che conta 20 mila dipendenti, il segnale è piuttosto significativo. Ed è sintomo di una revisione al ribasso delle stime di crescita per il 2009.
 
Qualcuno dovrebbe spiegarlo al nostro Ministro dell’economia, che di fronte alle fosche previsioni della Banca d’Italia relative al PIL italiano del 2009 dichiare che si tratta solo di congetture. L’economia internazionale sta attraversando davvero un brutto periodo e se non gli bastano le stime di Mario Draghi, che prevede un bel -2% per il Prodotto Interno Lordo nazionale, basterebbe che il Ministro prestasse attenzione a quel che accade oltreoceano. Sarà un caso ma, per la prima volta dalla sua fondazione, si parla di licenziamenti per Google. Il colosso di Mountain View ha annunciato che licenziare 100 dipendenti, tra addetti alle risorse umane e ricercatori. La cosa non dovrebbe far preoccupare più di tanto, perché si tratta di una decisione quasi irrilevante se si considerano le dimensioni di Google (quasi 20.000 dipendenti). Però il segnale è decisamente chiaro, e deriva soprattutto dalle revisione al ribasso delle stime di crescita per il 2009. Si stimava una crescita del 20%, mentre, a quanto pare, gli azionisti di Google si dovranno “accontentare” di un +11%. Da qui la decisione di tagliare un po’ di costi. E visto che per un po’ non saranno previste nuove assunzioni, tanto vale licenziare alcuni addetti al recruiting. Questo devono aver pensato i manager di Google. E qualcosa del genere stanno pensando anche Microsoft, Motorola ed altri big della new economy. Solo che per loro i tagli saranno un po’ più pesanti. Con buona pace del Ministro Tremonti. (Davide Agazzi per NL)

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