Google-editori: pace fatta

Dichiarazioni rassicuranti da parte del presidente di Google, Eric Schmidt, che fanno paio con la risposta soddisfatta del presidente di Wan, Gavin O’Reilly. E torna il sereno


Erano arrivati ai ferri corti (cfr. qui), ora pare tornato il sereno tra Google e la Wan, l’associazione degli editori internazionali che aveva duramente protestato contro le dichiarazioni rilasciate giorni fa Rob Jonas, capo della sezione rapporti editoriali di Google in Europa, il quale sosteneva non ci fosse motivo perché il motore di ricerca accettasse le limitazioni poste dalla tecnologia Acap all’utilizzo di materiale proveniente da siti di giornali ed altri mezzi d’informazione. Google News, infatti, riunisce notizie provenienti da tutto il mondo ed estratte da siti di mezzi d’informazione come tv, giornali e radio. Il tutto completamente gratis.
La Wan aveva recentemente protestato nei confronti dell’uso senza riserve del proprio materiale da parte di Google News, sentendosi rispondere da Jonas che non v’erano motivi per cui gli editori dovessero arrabbiarsi, considerando che l’attuale sistema robots.txt possiede già la funzione di bloccare le pagine che non si desidera siano carpite da Google News. La risposta seccata di Jonas aveva mandato su tutte le furie O’Reilly, presidente della Wap, il quale aveva paventato l’utilizzo della nuova tecnologia Acap, capace, a suo dire, di indicizzare le pagine di news in rete, suddividendole in più parti, a seconda che possano o meno essere utilizzate da altri soggetti.
In questi giorni c’è stata la riconciliazione, in seguito all’intervento del presidente di Google, Eric Schmidt che, durante un incontro con alcuni giornalisti a Sidney, ha dichiarato che “finora non abbiamo implementato il sistema Acap su Google solo per problemi tecnici. Non c’è nessun motivo commerciale”, come, invece, aveva lasciato intendere Jonas. “Non vogliamo assolutamente impedire che gli editori possano avere o meno un controllo sulla loro informazione – ha, poi, proseguito Schmidt – Al momento Acap è incompatibile con la tecnologia del motore di ricerca Google, quindi le uniche barriere sono di natura tecnica. […] Non siamo riluttanti ad applicare Acap per difendere i nostri interessi”. Entusiasta la replica di Gavin O’Reilly: “le parole di Schmidt ci fanno molto piacere. Lui sa che abbiamo lavorato in modo molto stretto con Google a livello tecnico nella fase progettuale di Acap. Noi vogliamo davvero continuare a lavorare con Google per fare quanto è necessario per superare gli ostacoli tecnici che impediscono di utilizzare immediatamente il protocollo Acap a vantaggio degli editori on-line di tutto il mondo. Quindi tutto quello che dice Schmidt è rassicurante”. (Giuseppe Colucci per NL)

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