TLC. Parlamento Ue discute il pacchetto telecom per la riforma del settore. Il voto a fine settembre

Discusso nella giornata di ieri al Parlamento europeo il “pacchetto telecom” che propone una riforma del quadro regolamentare per le comunicazioni elettroniche, incluse la telefonia fissa e mobile, la radiodiffusione e Internet


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La relazione dell’eurodeputata francese Catherine Trautmann intende rafforzare i diritti dei consumatori e la tutela della privacy, apportando miglioramenti in termini di prezzi, d’accesso e di velocità del flusso. Il settore delle telecomunicazioni rappresenta il 3% del Pil europeo ed ha un grosso potenziale a livello di investimenti e di sviluppo di nuovi servizi e bisogna creare le condizioni di uno sviluppo durevole.

Il Parlamento enfatizza il concetto della responsabilità condivisa; secondo la relatrice, la co-responsabilità, combinata da un sostegno ex ante volto allo sviluppo del potenziale competitivo, è la giusta risposta alle esigenze del mercato delle telecomunicazioni. A questo proposito è necessario definire chiaramente la struttura, i compiti nonché le responsabilità dell’organismo regolatore. Il Parlamento Ue pensa ad un Organismo europeo dei regolatori delle telecomunicazioni, mentre la Commissione vuole istituire un super regolatore, un’Authority europea.

La parlamentare italiana, Patrizia Toia ha sottolineato l’esigenza di una politica europea che sappia valorizzare la grande risorsa del dividendo digitale che si libererà tra qualche anno, recuperando il ritardo rispetto a Giappone e Stati Uniti e rispettando la data per lo switch-over digitale previsto per il 2010. Un coordinamento europeo dovrà destinare le risorse agli operatori del settore audiovisivo e dei media già presenti sul mercato, “per garantire pluralismo culturale e difesa delle identità culturali”. Ma si dovrà offrire “uno spazio adeguato” ai settori delle telecomunicazioni che hanno bisogno di sviluppare nuovi servizi, una più ampia rete di tecnologie e anche una risposta a nuove esigenze dei moderni consumatori. Attenzione verrà data anche agli utenti senza licenza, che sono rappresentati dai no-profit, dalle realtà locali, dalle reti delle piccole comunità dei territori e dalle associazioni di interesse generale. Bisogna rispettare la responsabilità degli Stati membri in materia di competenza di assegnazione dell’uso delle frequenze andando verso l’armonizzazione. “Se non ci si armonizza – ha spiegato l’eurodeputata – se non ci si coordina, se non si decide insieme anche il valore dello spettro si riduce economicamente e socialmente”.

Il Parlamento ha evidenziato la necessità di fornire ai consumatori informazioni dettagliate sui prezzi, sulle tariffe e sulle condizioni contrattuali nonché su come proteggersi dalle minacce alla sicurezza dei loro dati personali. Per questo è importante una buona qualità dei servizi universali di emergenza; “i consumatori hanno il diritto ad essere informati su alcuni problemi che potrebbero incontrare, che si tratti di violazione dei diritti d’autore, di potenziale uso abusivo o di acquisto di articoli che potrebbero causare danno alla loro salute, come ad esempio i medicinali contraffatti”. Infine, per venire in aiuto ai consumatori si è interrogato sulla possibilità di chiedere ai fornitori del servizio elettronico di trasmettere messaggi di servizio pubblico come accade per i canali televisivi. Il pacchetto telecom sarà votato dal Parlamento durante la prossima Plenaria (22-25 settembre).

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