Urso e la distensione radiofonica

urso

L’argomento della settimana è sicuramente la distensione seguita alle dichiarazioni del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso al primo tavolo tecnico sulla radiofonia, tenutosi il 1° febbraio 2023 a Roma,  a riguardo della modulazione di frequenza. “Non è intenzione di questo Ministero avviare un piano di dismissione della radiodiffusione in tecnica analogica FM”, ha dichiarato Urso. Che ha introdotto anche un cambio di rotta sulla controversa questione delle interferenze internazionali.

 “Ho già avuto modo di ribadirlo durante l’audizione alla Camera e al Senato sulle linee programmatiche per le telecomunicazioni: questo Ministero è la casa delle Imprese e per tale motivo vogliamo rafforzare e sostenere le imprese del settore radio e ovviamente anche gli investimenti fatti”, ha aggiunto il ministro.

Un anno e mezzo di passione radiofonica

La dichiarazione di Adolfo Urso è la prima che sembra veramente rassicurare gli animi dei radiofonici dopo un anno e mezzo di tensioni a riguardo di ipotesi di switch-off FM/DAB+ (iniziate con lo scoop di questa testata dell’agosto 2021) o, in subordine, di refarming della modulazione di frequenza per eliminare le interferenze estere.

Tranchant

Stroncando gli scettici, il ministro è stato più tranchant di quanto ci si aspettasse.

tavolo comunicazioni elettroniche settore radio ministro urso - Urso e la distensione radiofonica
Tavolo tecnico sulla radiofonia 1° febbraio 2023

Concertazione

Il nuovo orientamento politico, del resto, sembra diverso anche sotto l’aspetto del confronto con gli stati esteri sul difficile tema dell’incompatibilità radioelettrica internazionale, in particolare sull’area adriatica.

No a diktat

Niente più riunioni a porte chiuse e diktat accettati supinamente: “Il Ministero intende capire se vi è la volontà, da parte degli stakeholder presenti, ad essere coinvolti direttamente a livello tecnico nelle interlocuzioni con la Commissione europea e con gli Stati esteri e le relative imprese per valutare la reale entità dei problemi rilevati”, sono state le parole di Urso.

Verificare, prima

Anche su questo punto, in definitiva, il ministro è parso accogliere le istanze degli editori, che su NL hanno, in numerose occasioni, ribadito la necessità di verificare in maniera oggettiva ed in contraddittorio la fondatezza delle pretese degli stati esteri, in particolare Slovenia e Croazia, prima di adottare provvedimenti (inutilmente) ristrettivi nei confronti delle stazioni radiofoniche italiane.

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi
Send Mail 2a1 - Urso e la distensione radiofonica

Non perdere le novità: iscriviti ai canali social di NL su Facebook, TelegramWhatsApp. News in tempo reale.

Ricevi gratis la newsletter di NL!