DTT. Il Mise propone di posticipare introduzione Mpeg4 di oltre un anno e che operatori locali che intendono rilasciare anzitempo frequenze vengano indennizzati prima

Il Mise, mux

Il Mise (Ministero dello Sviluppo Economico), nell’ambito della procedura ex Legge n. 145/2018 (Legge di bilancio 2019) di aggiornamento del calendario di migrazione alla tecnologia DVB-T2 che individua le scadenze per il rilascio delle frequenze della Banda 700 da parte di tutti gli operatori di rete titolari di relativi diritti d’uso in ambito nazionale e locale e la ristrutturazione del multiplex contenente l’informazione regionale da parte del concessionario del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, ha sottoposto a consultazione una serie di modifiche, anche sostanziali riguardo ai criteri che regolano l’importante successione tecnologica.

Tra le più significative proposte di modifica, l’opportunità di posticipare l’obbligo di adozione del formato Mpeg4 (H264) inizialmente previsto per il 01/01/2020, spostandolo – come anticipato per primo a questo periodico qualche settimana fa – di oltre un anno (ultimo quadrimestre 2021) ed indicando la data della dismissione della codifica DVB-T/MPEG-2 con contestuale attivazione del DVB-T/MPEG-4 in modo differenziato per gli operatori di rete in ambito nazionale e operatori di rete in ambito locale.
Inoltre, il Mise chiede di valutare la facoltà per tutti gli operatori in ambito locale titolari di diritti d’uso di rilasciare le relative frequenze, con conseguente erogazione dell’indennizzo normativamente previsto, in anticipo, magari anche per concederle ai titolari dei diritti d’uso dei canali 50-53 UHF che devono essere dismessi anzitempo, ma che intendono invece proseguire l’esercizio fino al termine della migrazione di utilizzare altre risorse resesi disponibili.

Nel documento si chiede anche di indicare la data della attivazione dello standard DVB-T2 nel periodo precedente il 30/06/2022, al termine della transizione delle reti. Infine, il Mise chiede che venga valutata l’opportunità di procedere all’individuazione delle frequenze disponibili per l’assegnazione transitoria agli operatori di rete in ambito nazionale titolari dei diritti d’uso in ambito nazionale per i canali 50 e 52 nelle aree ristrette. Il documento di consultazione è scaricabile qui. (E.G. per NL)

foto antenne di Floriano Fornasiero

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