Radio. DAB, attribuzioni risorse ex rete 12: MIMIT avverte che esiti delle interlocuzioni coi consorzi locali saranno resi noti entro 30/09/2025

antenna Monte Cavo, 30/09/2025, Roma, DAB, avvio dei mercati locali

Saranno resi noto entro il 30/09/2025 gli esiti delle interlocuzioni dei consorzi DAB+ col Ministero delle imprese e del made in Italy in ordine alla definizione delle procedure competitive nelle aree inizialmente controverse (Veneto, Toscana, Lazio, Campania, Puglia) – perché il numero di richiedenti le frequenze pianificate era superiore alle stesse -, alla luce della sopravvenuta disponibilità di risorse radioelettriche conseguenti all’espunzione dal Piano di Frequenze DTT della rete nazionale n. 12.

Sintesi

Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha comunicato che saranno resi noto entro il 30/09/2025 gli esiti delle interlocuzioni con i consorzi di radio locali per l’assegnazione di sei reti DAB+ in cinque regioni italiane (Veneto, Toscana, Lazio, Campania e Puglia).
Il termine è conseguenza della delibera Agcom n. 145/25/CONS, che ha sancito la definitiva destinazione al DAB+ della banda VHF-III e l’abrogazione della non assegnata rete televisiva nazionale DTT n. 12 (una svolta che, sebbene accolta dalle locali, apre alla possibilità che parte delle risorse residue venga utilizzata anche per esigenze del comparto nazionale, RAI in primis).

Pubblicazione esiti interlocuzioni con consorzi locali per attribuzione risorse nei bacini contesi entro il 30/09/2025

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha comunicato che gli esiti delle procedure per l’assegnazione delle reti n. 1 per il bacino di utenza n. 5 (Veneto), n. 1 per il bacino di utenza n. 9 (Toscana), n. 2 per il bacino di utenza n. 12 (Lazio), n. 3 per il bacino di utenza n. 15 (Campania), n. 1 per il bacino di utenza n. 16 (Puglia) e n. 2 per il bacino di utenza n. 16 (Puglia) – i cui bandi, dopo una serie di rinvii, erano attesi al 30/06/2025 –  saranno resi noti, tramite pubblicazione, entro la data del 30/09/2025.

Il processo decisionale

Una conseguenza naturale della nuova pianificazione di cui alla delibera Agcom n. 145/25/CONS, che ha previsto l’integrazione del Piano Nazionale provvisorio di Assegnazione delle Frequenze in banda VHF-III per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+ nei summenzionati bacini d’utenza per ovviare a deleteri beauty contest (che avrebbero necessariamente condotto all’esclusione dei partecipanti ed in esubero con conseguemente impossibilità di veicolarne i soci fornitori di servizi di media radiofonici), cui ha fatto seguito l’avvio della consultazione pubblica con i soggetti interessati.

Recap della vicenda

Ricordiamo che il 10/06/2025 l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) aveva pubblicato la delibera n. 145/25/CONS recante “Aggiornamento del quadro regolamentare in materia di spettro radio ad uso televisivo e radiofonico digitale ai fini della ridestinazione al servizio DAB delle frequenze attualmente pianificate in banda VHF per la rete nazionale televisiva n. 12″, inassegnata, centellinando le risorse disponibili per evitare i beauty contest DAB+ in cinque regioni italiane.

Poche risorse subito ai consorzi locali e tante dopo, ma non si sa come e a chi

Per le altre frequenze disponibili (oltre a quelle assegnate nella tornata le cui risultanze saranno rese note entro il 30/09/2025), si vedrà. Anche perché (come ampiamente previsto), si sono fatti avanti anche gli operatori di rete DAB nazionali (RAI, in primis) a richiederle. Con il rischio – abbiamo sottolineato immediatamente su queste pagine – di un clamoroso autogol per le locali che, non chiedendo l’immediato sfruttamento delle risorse rese disponibili, potrebbero in futuro doverle condividere con altri utilizzatori.

La delibera 145/25/CONS

Con la delibera n. 145/25/CONS, approvata il 27/05/2025, ma pubblicata solo il 10/06/2025, l’AGCOM ha formalmente abrogato la pianificazione della Rete televisiva nazionale n. 12 (Mux 12).
Dal punto di vista pratico, la modifica comporta la liberazione della banda VHF-III per destinarla definitivamente al servizio di radiodiffusione sonora digitale in tecnica DAB+.

Chiusa una stagione

La scelta, condivisa con il MIMIT, rappresenta una svolta di sistema: ha chiuso una lunga vicenda di tentativi falliti di assegnazione televisiva ed inaugurato una nuova stagione per la radiofonia digitale locale.

Mux 12, cronaca di un’occasione mancata

Il Mux 12 era stato previsto nel 2019 nell’ambito del PNAF-DVB, il Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per la TV digitale terrestre, come una poco convincente rete mista VHF/UHF da riservare alla televisione.

Indifferenza degli operatori televisivi

Tuttavia, dopo una serie di tentativi infruttuosi – tra cui una procedura comparativa riservata (Del. 65/22/CONS) e un beauty contest aperto (Del. 25/23/CONS) – nessun operatore aveva manifestato reale interesse per la rete, ritenuta poco attrattiva anche per le sue caratteristiche tecniche e per la progressiva saturazione dell’offerta televisiva nazionale.

La richiesta del MIMIT

Il MIMIT, quindi, con nota del 18/12/2024, aveva comunicato ad Agcom di non ritenere di dover proseguire la gara per l’attribuzione della rete 12, motivando la decisione con due elementi.

I due elementi decisivi per lo smantellamento della rete 12

Da un lato, il fatto che le 11 reti nazionali già attive sarebbero state sufficienti a garantire l’attuale offerta televisiva, dall’altro, che il quadro normativo (art. 50, c. 8 TUSMA) indicava chiaramente come la banda 174-230 MHz fosse destinata prioritariamente al DAB, e alla TV solo “ove necessario”.

Le risorse insufficienti per il DAB locale

Contestualmente, sia il MIMIT che AGCOM avevano rilevato, anche attraverso l’indagine conoscitiva sulla regolamentazione della piattaforma di radiodiffusione terrestre sonora in tecnica digitale DAB+ avviata con la Del. 316/24/CONS (conclusa con la Del. 44/25/CONS), che in diverse regioni italiane la domanda di reti DAB+ locali superava l’offerta.

Le aree a beauty contest (senza rete 12)

In particolare, nelle aree tecniche di Campania, Lazio, Toscana, Veneto e Puglia, la scarsità di blocchi aveva costretto il Ministero a prevedere selezioni comparative (beauty contest) tra consorzi concorrenti per una stessa rete, con l’inevitabile conseguenza di esclusioni.

Delibera n. 145/25/CONS per evitare (in prima battuta) procedure competitive tra consorzi locali

La delibera n. 145/25/CONS ha risposto quindi esclusivamente a questa urgenza, assegnando alla radio digitale (solo) sei nuove reti locali DAB+: una per ciascuna delle regioni sopra indicate, salvo la Puglia che ne ha ricevete due, come previsto dall’integrazione del PNAF-DAB allegata alla stessa delibera.

Via libera alla pianificazione “minima”: prima il necessario, poi l’espansione

Accordando ragione alle rappresentanze dell’emittenza radiofonica locale che avevano chiesto un approccio essenziale nella ripartizione dell’ampia provvista frequenziale derivante dalla disponibilità per il DAB+ dallo smantellamento della rete 12, Agcom ha infatti adottato una “pianificazione minima”, calibrata sull’effettiva richiesta espressa (che, inizialmente, aveva condotto alla previsione di procedure competitive per l’assegnazione di risorse inferiori al numero dei richiedenti), per garantire tempi rapidi e sostenibilità.

Le motivazioni addotte per la scelta minimalista

Nel corpo della delibera si legge infatti che “le motivazioni addotte a supporto della posizione in questione sono, in sintesi:
a) la pianificazione delle frequenze aggiuntive in ulteriori bacini rispetto ai cinque identificati sarebbe inutile in quanto non vi è domanda;
b) anche nei cinque bacini indicati vi sarebbe una domanda per un numero di reti inferiore a quanto proposto dall’Autorità in consultazione;
c) l’eventuale pianificazione delle frequenze aggiuntive in ulteriori bacini rispetto ai cinque identificati, nonché la pianificazione di più reti oltre quelle strettamente necessarie nei cinque bacini identificati, comporterebbe eventualmente la necessità, da parte del Ministero, di riaprire le procedure di assegnazione dei diritti d’uso già concluse in quanto le società consortili già divenute assegnatarie dei diritti d’uso di una determinata rete, potrebbero essere interessate a sostituire le proprie reti con le nuove reti pianificate, generando ulteriori ritardi nell’avvio del servizio DAB”.

Sponda ai nazionali

Posizione, quella proveniente dalla stessa emittenza locale, prevedibilmente accolta dai player radiofonici DAB nazionale ed in particolare della RAI, che “ricordando il contenzioso in essere circa l’assegnazione della propria rete nazionale, ha evidenziato di aver presentato al Ministero un’istanza il 26 luglio del 2024 per l’assegnazione di ulteriori risorse utili ad una maggiore decomponibilità a livello regionale della propria rete (quella ora assegnata) ai fini di una maggiore potenzialità di trasmissione della propria programmazione regionale, e che tale istanza è ancora al vaglio del Ministero”.

Frequenze per le locali alla RAI per la decomponibilità regionale

RAI, come avevamo previsto alcuni mesi fa, ha infatti osservato che “stante il considerevole incremento di risorse previsto per l’emittenza DAB locale col presente procedimento, ritiene percorribile una modifica integrativa delle frequenze attribuite alla propria attuale rete nazionale in linea con la propria precedente istanza, nell’ottica di una maggiore decomponibilità della stessa per il servizio di informazione regionale reputato d’interesse generale.

Richiesta di soccorso alle esigenze della concessionaria pubblica

Con ciò bilanciando il fatto che, secondo il rispondente, l’Autorità, nella pianificazione di cui alla delibera n. 286/22/CONS, non avrebbe adeguatamente considerato la peculiarità del servizio pubblico e non avrebbe provveduto né alla pianificazione né alla individuazione di una rete ad hoc per la concessionaria.

Risorse inoptate dall’emittenza locale

In questo senso, oltre a evidenziare che proprio la presenza in alcuni bacini di risorse inoptate dall’emittenza locale non giustifica un’ulteriore integrazione delle reti pianificate per tale comparto, il rispondente in questione ritiene che soluzioni di affitto di capacità trasmissiva da operatori di rete locali per garantire il servizio pubblico di informazione regionale, risultano, allo stato attuale, del tutto impraticabili anche per la differente maturità del mercato in aree diverse del territorio”.

Posizione condivisa anche da altri utilizzatori delle reti nazionali

Posizione, quella di RAI, non certamente isolata, essendo stata condivisa (ancorché per esigenze diverse) anche da un altro gruppo di portatori di interesse, espressione degli utilizzatori delle reti nazionali, che, si legge nella delibera 145/25/CONS, si è dichiarato “favorevole alla pianificazione limitata ai soli cinque bacini indicati, ma osservando, dal proprio punto di vista, che non è proficuo pianificare risorse che non saranno utilizzate dagli operatori locali e che alla luce delle risorse rinvenienti dal mux 12 quelle che potrebbero derivare dal futuro coordinamento adriatico ionico non avrebbero rilievo pratico.

Congelare le risorse per risolvere problemi interferenziali delle nazionali

Pertanto, tale gruppo ritiene che non si possano “congelare” delle risorse in vista di un evento per il quale non si intravedono conclusioni migliorative. In altri termini, secondo tali proponenti le risorse non immediatamente necessarie al comparto locale potrebbero essere subito utilizzate per risolvere alcune criticità riscontrate, a proprio dire, nelle reti del comparto nazionale, pianificate in isofrequenza per macroaree, e quindi suscettibili di interferenze estere nei bacini del Nord Italia e auto-interferenza, nei bacini del Sud Italia”.

AGCOM: valutare (per le altre frequenze disponibili) esigenze “anche non esclusive del comparto locale”

Per le numerose altre risorse VHF derivanti dallo smantellamento della rete 12 – nelle more della conoscenza, entro il 30/09/2025 degli accordi raggiunti dai consorzi locali nelle aree controverse -, pertanto, se ne parlerà più avanti, anche se non è detto che saranno destinate esclusivamente ai consorzi locali, considerati alcuni importanti incisi della delibera n. 145/25/CONS. Tra questi, quello in cui, preferendo la pianificazione minimale (risorse solo per evitare i beauty contest in 5 aree), Agcom osserva come l’opzione “lascia disponibili risorse che consentono successivamente di prendere in considerazione e valutare ulteriori esigenze, anche non esclusive del comparto locale”.

I documenti della Del. 145/25/CONS

Documento Principale

Allegato 1 delibera 145-25-CONS.pdf (Blocchi DAB pianificati per le reti nazionali e locali (bacini n. 5, n. 9, n. 12, n. 15 e n. 16)
Allegato 2 delibera 145-25-CONS.zip (PDV nazionali ed esteri (blocchi 5A, 5B, 5C e 5D). (G.S. per NL)

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi

Ricevi gratis la newsletter di NL!

SIT ONLINE abbonamento circolari Consultmedia su scadenze ordinarie e straordinarie settore radio-tv-editoria: [email protected]

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER