Radio e Tv locali. Pubblicate dal Mise le graduatorie definitive dei contributi a radio e tv locali commerciali per anno 2016

commerciali

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato le graduatorie definitive delle emittenti radiofoniche e televisive commerciali ammesse al contributo 2016.
Ricordiamo che il nuovo Regolamento (DPR 146/2017) in attuazione delle disposizioni contenute nella legge di stabilità 2016, disciplina i criteri di riparto e le procedure di erogazione delle risorse finanziarie del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione assegnate al Ministero per la concessione dei contributi di sostegno alle emittenti televisive e radiofoniche locali.
I contributi sono destinati alle emittenza locale (tv titolari di autorizzazioni, radio operanti in tecnica analogica e titolari di autorizzazioni per la fornitura di servizi radiofonici non operanti in tecnica analogica, emittenti a carattere comunitario) e vengono concessi sulla base di criteri che tengono conto del sostegno all’occupazione, dell’innovazione tecnologia e della qualità dei programmi e dell’informazione anche sulla base dei dati di ascolto.

I requisiti di ammissione al contributo tengono conto di un numero minimo di dipendenti e giornalisti in regola con i versamenti dei contributi previdenziali che l’emittente deve avere per il marchio e la regione per i quali presenta la domanda di accesso ai contributi. Ad ogni emittente che accede ai contributi verrà assegnato un punteggio in base al quale viene quantificato il contributo.
Per le emittenti Tv il numero di dipendenti richiesti è pari a 14 (di cui 4 giornalisti), dedicati alla fornitura di servizi media audiovisivi se il territorio in cui sono diffuse le trasmissioni nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda ha più di 5 mln abitanti. Numeri che scendono a 11 (di cui 3 giornalisti) se il territorio nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda ha tra 1,5 e 5 mln abitanti; a 8 (di cui 2 giornalisti) se il territorio nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda ha fino a 1,5 mln abitanti.

Le emittenti tv devono poi assumere impegno a non trasmettere (per i soli marchi/palinsesti per i quali si è presentata domanda) programmi di televendita nelle fasce tra le 7 e le 24 superiori al 40% relativamente alla domanda per il 2018. Percentuale che scenderà al 30% relativamente alla domanda per il 2019 e 20% a partire dalla data di presentazione della domanda per l’anno 2020.
Analogamente, i richiedenti devono aver prestato adesione ai codici di autoregolamentazione su televendite, tutela dei minori e avvenimenti sportivi ed aver trasmesso nei marchi e palinsesti per cui presentano domanda, nell’anno solare precedente a quello della presentazione della domanda, almeno due edizioni giornaliere di telegiornali con valenza locale (con decorrenza dalla domanda per l’anno 2019).
Infine, le imprese devono godere di regolarità nel pagamento dei contributi e diritti amministrativi dovuti dagli operatori di rete al Ministero.
È previsto un regime transitorio per le domande relative agli anni di contributo che vanno dal 2016 al 2018.
Relativamente alle emittenti radiofoniche è previsto un numero minimo di 2 dipendenti con almeno un giornalista. Anche in questo caso è previsto un regime transitorio per le domande relative agli anni di contributo che vanno dal 2016 al 2018. (E.G. per NL)

foto antenne di Floriano Fornasiero

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