Tv. Cos’è rimasto della Tv dei Ragazzi? Una riflessione dietro la provocazione di Aldo Grasso sulla RAI Tele INPS

La tv dei ragazzi, Aldo Grasso, tele INPS

Dalla tv generalista, soprattutto delle reti Rai, è stata estromessa una programmazione per attrarre e calamitare un pubblico giovane, quello che una volta era appannaggio della Tv dei Ragazzi.
Di recente la prima rete Rai è stata ribattezzata come Tele Inps da Aldo Grasso per una programmazione proiettata sempre più verso gli “anta”, con trasmissioni segnate dall’onda nostalgica e repliche delle repliche.

La Tv dei Ragazzi

C’era una volta, infatti, la “Tv dei Ragazzi”, a cui dagli anni ’60 in poi era destinata la fascia di palinsesto a partire dalle ore 16. Una scelta questa che per decenni ha caratterizzato i palinsesti delle tv nazionali, ma anche delle emittenti private. La Tv dei ragazzi ha avuto i suoi albori con l’apposita programmazione ideata in Rai che nel tempo ha lanciato delle vere icone amate dai più piccoli a partire dal Mago Zurlì con lo Zecchino D’oro, passando per le Avvenuture di Rin Tin Tin, Lassie, Furia, Zorro sino ad arrivare agli inossidabili Topo Gigio e Calimero.

La Tv Giovane degli anni ’80 e ’90

A cavallo degli anni ’80 e ’90 la tv giovane assume una identità ben precisa. Quando si parla di questo genere televisivo il riferimento è a quella che è stata ribattezzata “Bim Bum Bam generation”. Bim Bum Bam, il contenitore noto come emblema delle reti Fininvest, aveva avuto i suoi inizi sull’emittente locale Antenna Nord nel 1981 e veniva trasmesso anche in un gruppo di emittenti che poi dal 1983 divenne Italia 1.
Il successo venne decretato dagli intermezzi ai cartoni animati con la partecipazione di conduttori e pupazzi animati.

L’intuizione di Berlusconi

L’intuizione di inserire negli slot per bambini pupazzi fu del cavalier Silvio Berlusconi che chiamò Enrico Valenti e il Gruppo 80 per ideare una serie di personaggi in peluche, ispirati ai Muppets americani.

Uan

A rappresentare il canale per giovani fu all’inizio il cane rosa Uan, doppiato dall’indimenticato Giancarlo Muratori prima, e successivamente da Pietro Ubaldi. Quest’ultimo è in realtà ricordato anche come voce di Four, protagonista del contenitore “Ciao Ciao” di Rete Quattro che insieme a Five con la voce di Marco Columbro circoscriveva il trio di mascotte delle reti del biscione. Meritano citazione anche le mascotte Ragù e Ambrogio.

la tv dei ragazzi 1 - Tv. Cos'è rimasto della Tv dei Ragazzi? Una riflessione dietro la provocazione di Aldo Grasso sulla RAI Tele INPSAlessandra Valeria Manera

Il vero Deus ex machina di Bim Bum Bam fu l’autrice Alessandra Valeria Manera, che con continui viaggi in Giappone portò in Italia cartoni animati che hanno fatto la storia della Tv dei Ragazzi insieme alla sigle cantate in gran parte dall’intramontabile Cristina D’Avena.

Puffi e Occhi di Gatto

Titoli come i Puffi, Occhi di Gatto, Memole, Holly e Bengy, Creamy sono entrati nell’immaginario collettivo di intere generazioni insieme a nomi come Licia Colò, Paolo Bonolis, Manuela Blanchard, Marco Bellavia, Carlo Sacchetti, Debora Magnaghi, Carlotta Pisoni Brambilla, Roberto Ceriotti, Paola Tavoglia, Marta Iacopini, Deborah Morese, Davide Garbolino e Giorgia Passeri.

Big!

La Passeri fu il volto anche di “Big!” il contenitore che negli anni ’90 segno la tv dei ragazzi di Rai Uno, lanciando Carlo Conti . Big lasciò il posto poi a “Sollettico” con Elisabetta Ferracini e Mauro Serio. Altri programmi che ebbero fortuna furono “Tandem” con Fabrizio Frizzi, “Patatrack” con Armando Traverso, “Art Attack” con Giovanni Muciaccia, “Disney Club” con Dado Coletti e “Go-Cart” con Maria Monsè. Sul successo mai svanito dello Zecchino D’Oro fu prodotto anche la “Banda dello Zecchino” condotto nel tempo da Lisa Russo, Arianna Ciampoli, Ettore Bassi, Annalisa Mandolini, Marco Di Buono, Enrico Papi, Alessandra Bellini.

L’Albero Azzurro della Tv dei Ragazzi

Tra gli ultimi programmi a nascere negli anni ’90 vi fu “L’Albero Azzurro”, che oggi rappresenta però il programma più longevo della “Tv dei Ragazzi”. Il programma si distingue all’inizio, a differenza dei competitor, per la forza pedagogica nel creare con la manualità e per il racconto di fiabe in Tv. Il programma era condotto da Claudio Madia e Francesca Paganini insieme al corvo Dodò, creato da Tin Mantegazza e doppiato nelle prime edizioni da Oreste Castagna.

la tv dei ragazzi 2 - Tv. Cos'è rimasto della Tv dei Ragazzi? Una riflessione dietro la provocazione di Aldo Grasso sulla RAI Tele INPSGibo della Melevisione

Castagna è anche ricordato come Gipo della Melevisione. Creata da Mussi Bollini, la Melevisione ha immerso i bambini nel mondo delle fiabe per circa 20 anni, grazie anche a personaggi come Tonio Cartonio (Danilo Bertazzi), Milo Cotogno (Lorenzo Brachetti), Strega Varana (Zahira Berrezouga).

Odeon e Junior Tv

Alla fine degli anni ’80 anche le numerose sindacation come Odeon TV e Junior Tv proposero programmi di successo quali “Rosvita”, curati da geni della televisione come Jocelyn. In queste reti ad avere successo furono soprattutto le serie animate come Yattaman, L’uomo Tigre, Re Artu’, Devil Man, Stilly e lo specchietto Magico, I Cavalieri dello Zodiaco, Sampei le cui sigle erano scritte dagli ormai storici “Cavalieri del Re”, Massimo Dorati e Douglas Meakin.

junior tv - Tv. Cos'è rimasto della Tv dei Ragazzi? Una riflessione dietro la provocazione di Aldo Grasso sulla RAI Tele INPSLa tv dei ragazzi satellitare

È negli anni Duemila che la tv dei ragazzi con l’avanzare delle tv satellitari subisce una rivoluzione, e da fascia pomeridiana si trasforma in vera tv tematica. Sarà poi con il passaggio dell’Italia al digitale terrestre che questa impronta diventa ancora più marcata con la nascita dei canali Rai Yoyo, Ray Gulp, Boing, Cartoonito, K2. Le reti propongono cartoni a ruota le cui storie si esauriscono nella stessa puntata come avviene nelle “Nuove” e già pluri-replicate Masha e Orso, Bing, 44 Gatti o Alvin.

Tv tematiche

Ma nelle tv tematiche sono assenti le trasmissioni per ragazzi, ad accezione di Rai Yoyo, che propone “La Posta di Yoyo” con Carolina Benvegna e il pupazzo Lallo, “Bumby” con l’omonima mascotte e Oreste Castagna e L’Albero Azzurro con Laura Carusino, Andrea Beltramo e il pupazzo Dodò che nel frattempo ha già compiuto trent’anni. Rai Gulp, invece, ha subito un forte ridimensionamento sulle produzioni e sono scomparsi programmi che negli ultimi anni avevano creato un feedback con il pubblico giovane come Gulp Music e Gulp Cinema, curati dalla produttrice Nubia Martini e dallo storico autore Marcello Vilella.

Il dopo pandemia

Nella prossima stagione tornerà, invece, Explorers, a cura di Francesca Ballerini, che mostrerà le città italiane attraverso il racconto dei ragazzi. La pandemia ha riportato sugli schermi il bravo Armando Traverso, che negli ultimi anni è stata l’anima di Radio Kids e voce delle favole raccontate ai più piccoli via etere.

Traverso è tornato in Tv con Diario di Casa

Il Lockdown ha riportato in auge anche una versione rivisitata di “Tele scuola” con la “Banda dei Fuoriclasse”, condotto da Mario Acampa.
Oltre ai canali tematici Rai, solo DeAJunior (Sky 623) ha di recente tentato di ripristinare la fascia ragazzi con , che ha riportato sugli schermi tv, dopo 22 anni, Manuela Blachard.

Il dominio dell’IP

Per il resto la programmazione per ragazzi si è spostata probabilmente su internet con Youtube, Tik Tok, dove i giovani si rendono protagonisti di format a loro dimensione. Anche la pubblicità rivolta ai ragazzi ha cambiato volto e ora è appannaggio di influcer che su internet dettano le tendenze sugli acquisti. Certo a questo punto per dare nuova vita alla Tv non sarebbe male un nuovo sforzo di fantasia ed economico che restituisse ai giovani un po’ di attenzione in più. (C.A. per NL)

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