Editoria. Il New York Times rilancia il format della newsletter: non più solo un avviso ma un nuovo tipo di approfondimento

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Il quotidiano newyorkese ha annunciato l’arrivo di una nuova tipologia di newsletter a pagamento: contenuti esclusivi con la firma di importanti giornalisti e opinionisti. Resteranno gratuiti, invece, gli aggiornamenti riguardanti la pubblicazione di articoli e i briefing.

Nuovi paywall

In un risalente articolo si era parlato dello sviluppo, da parte di alcuni giornali, di nuovi tipi di paywall e di proposte di sottoscrizione. Tra questi era presente anche il New York Times, il quale aveva introdotto la possibilità, per gli abbonati, di condividere articoli con altri utenti non paganti.  

Nuove newsletter

Dal quotidiano newyorkese è arrivata un’ulteriore novità riguardo alla fruizione dei propri contenuti online e in particolare di una tipologia: le newsletter. La testata, infatti, ha deciso di introdurre 7 nuovi titoli nella propria gamma e, contestualmente, rendere questi e altri 11 a pagamento.

Valore aggiunto

Delle 50 newsletter del quotidiano, 18 diventeranno dunque a pagamento e conterranno i commenti di opinionisti e giornalisti del Nyt su un ampio ventaglio di tematiche. La volontà non è quella di imporre una nuova spesa ai lettori, bensì di offrire un valore aggiunto agli abbonati della testata.

Le parole di Alex Hardiman

Occorre considerare che non tutti gli iscritti al sito della testata sono abbonati, ma ricevono la newsletter del quotidiano. L’obiettivo del progetto è dunque quello di portare almeno una parte dei lettori a sottoscrivere un abbonamento. A tal proposito, Alex Hardiman, chief product officer del New York Times, ha dichiarato che “è la serietà dei nostri autori che può spingere i lettori a pagare per questi contenuti aggiuntivi”.

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Alex Hardiman, chief product officer del New York Times

15 milioni

Le sole newsletter contano 15 milioni di lettori, al momento non paganti. Come detto, molti titoli rimarranno gratuiti, tra cui Breaking News. La scelta su cosa rendere pay e cosa no è stata presa basandosi sulla tipologia del contenuto.

Le tipologie di newsletter

Sono state individuate tre categorie di newsletter: i briefing, gli avvisi personalizzati e la nuova tipologia pay. La prima, che consiste in un breve aggiornamento ha lo scopo di incuriosire il pubblico e portarlo a leggere un articolo a pagamento. Vista la sua funzione, la newsletter di briefing è rimasta gratuita. Anche gli aggiornamenti personalizzati si basano sullo stesso meccanismo: avvisare l’utente (in modo gratuito) della pubblicazione di un articolo (a pagamento) di un autore per cui è stato attivato un alert.

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Newsletter come approfondimento

Le nuove newsletter a pagamento, invece, non saranno pensate come un alert o un abstract di un articolo, ma come un approfondimento su un determinato argomento. Il numero di questi contenuti crescerà in modo progressivo di mese in mese, in base all’andamento della campagna. (A.M. per NL)

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