Radio, Tv, Editoria. Emergenza Coronavirus e informazione: associazioni di categoria del settore radiotelevisivo e dell’editoria chiedono misure di sostegno. Ma occorrerà farlo evitando sperequazioni

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Confindustria Radio tv, Aeranti-Corallo e la Federazione italiana editori giornali (FIEG) si sono rivolti al governo per richiedere misure di sostegno all’editoria, alla radio e alla televisione. Si uniscono dunque all’appello lanciato da tutti i settori produttivi italiani, messi in ginocchio dalla crisi sanitaria in atto.
La buona informazione, in situazioni di emergenza, riveste un ruolo chiave, sia per diffondere le decisioni delle autorità pubbliche, sia per contrastare il dilagare di fake news e allarmismi: in questo contesto sostenere i professionisti è indispensabile.
In particolare occore che si dia sostegno all’editoria, alle radio e alle televisioni locali, in virtù della loro vicinanza alle zone colpite.

Le richieste dal comparto Radio Tv locale

Confindustria Radio Tv la scorsa settimana aveva già avanzato una richiesta di supporto al Governo. Analoga richiesta è stata prodotta ieri da un’altra associazione di categoria, Aeranti-Corallo, che ha incontrato, in videoconferenza, il Sottosegretario allo Sviluppo economico on. Mirella Liuzzi, accompagnata dal Capo della relativa segreteria, d.ssa Luigia Spadaro.

Disdette contratti pubblicitari

Gli esponenti del sindacato hanno “rappresentato le gravi difficoltà che sta affrontando il settore radiotelevisivo locale nell’attuale fase emergenziale”. Aeranti-Corallo, in particolare, “nel sottolineare l’importante ruolo dell’emittenza radiofonica e televisiva locale nell’informazione sul territorio relativamente alla crisi generata dal Covid-19″, ha evidenziato come gli inserzionisti pubblicitari stiano disdettando i contratti in corso senza commissionare nuove campagne promozionali.

Urge riparto extragettito RAI 2018

E’ stato quindi, chiesto che il Governo assuma “misure di sostegno per le imprese del settore, nell’ambito del più generale provvedimento per la salvaguardia dell’economia del nostro Paese che a breve dovrebbe essere assunto dal Consiglio dei Ministri”.
L’ente esponenziale ha, inoltre, chiesto che venga effettuato al più presto il riparto alle radio e alle tv locali dello stanziamento dell’extragettito Rai relativo all’anno 2018.

+10% televendite

L’associazione ha chiesto poi che, per l’anno 2020, sia possibile per le tv locali commerciali che ricevono contributi di cui al Dpr n. 146/2017, di trasmettere programmi di televendita nella fascia oraria 7-24 nella misura del 30% anziché nella più limitata misura del 20%.

Le dichiarazioni di Riffeser per l’editoria

Per quanto riguarda l’editoria, il presidente della Fieg ha dichiarato: “L’informazione di quotidiani e periodici costituisce uno strumento fondamentale per la conoscenza delle regole sul contenimento e il contrasto della diffusione del coronavirus. L’emergenza sta determinando una situazione di grave crisi per le imprese editrici e l’intera filiera della stampa che richiede interventi urgenti”.
I problemi evidenziati da Riffeser sono “il marcato calo degli investimenti pubblicitari per la cancellazione degli eventi catalizzatori di significativi volumi di pubblicità. Il tutto in un quadro di persistente e strutturale crisi delle vendite di copie e di pubblicità”.

Richieste concrete

Si sottolinea come le richieste rivolte alle istituzioni siano molto concrete, nell’ottica di sostenere l’informazione di qualità, necessaria per aiutare gli individui a fronteggiare questa crisi.
Riffeser infatti ha affermato come siano “necessarie misure sulla pubblicità, con il credito di imposta sul totale degli investimenti effettuati sui giornali; sui costi delle materie prime, con un credito d’imposta sugli acquisti della carta; sulla rete di distribuzione con un sostegno, anche finanziario, alle edicole e ai distributori per garantire l’accesso dei cittadini all’informazione e favorire la consegna dei giornali a domicilio”.
In merito a quest’ultimo punto la Fieg ha anche presentato la richiesta di sostenere un piano straordinario di consegna dei giornali a domicilio.

Misure per le edicole locali

È stato anche richiesto di sostenere le edicole nei comuni, “azzerando tutte le imposte locali e i canoni, almeno per tutto il 2020, e attivando rapidamente le altre iniziative per la valorizzazione dei punti vendita dei giornali”.
Da ultimo è stato sollecitato un confronto con Abi (Associazione bancaria italiana) per individuare strumenti che facilitino l’accesso al credito e l’acquisizione di garanzie da parte di edicolanti e distributori.
Pur nella condizione di emergenza vigente, occorrerà però riscontrare le legittime stanze degli editori della carta stampata, delle radio e delle tv evitando quelle sperequazioni che in passato hanno purtroppo contraddistinto le misure di sostegno all’editoria. (A.N. per NL)

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