Radio. Obbligo ricevitore broadcast FM/DAB+ su connected car: MIMIT notifica a UE intervento modifica art. 98-vicies sexies D. Lgs. 259/2003

autoradio, citroen c3, stellantis, ricevitore, dab, obbligo ricevitore broadcast

L’Italia notifica a Bruxelles la modifica del Codice delle comunicazioni elettroniche per estendere l’obbligo di dotazione radio FM/DAB+ nei veicoli connessi. Non basterà più la ricezione via IP via Bluetooh: tutti i nuovi modelli dovranno consentire anche l’ascolto broadcast, analogico e digitale.
Un intervento che mira a chiudere le scappatoie del settore automotive e a garantire l’accesso universale alla radio terrestre.

Sintesi

Con la notifica n. 2025/0550/IT inviata il 1° ottobre alla Commissione Europea, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) pone le basi per la modifica dell’articolo 98-vicies sexies del Codice delle comunicazioni elettroniche, proponendo l’obbligo di dotare tutti i nuovi veicoli — anche quelli equipaggiati solo con sistemi di infotainment connessi — di ricevitori in grado di sintonizzare i servizi radio terrestri broadcast analogici (FM) e digitali (DAB+).
La misura, sollecitata da Agcom a seguito di una evidenza di Newslinet nel 2024, nasce per evitare che i costruttori eludano la normativa UE limitando la ricezione al solo streaming a seguito dell’eliminazione tout court dell’autoradio.
L’obiettivo è assicurare accessibilità, sicurezza e pluralismo informativo in auto, principale ambiente d’ascolto radiofonico.
Secondo il MIMIT, l’intervento — proporzionato e a costo contenuto per l’industria automobilistica (e di converso per l’utente finale)— si rende necessario in un mercato dove alcuni modelli privi di autoradio tradizionale rischiano di escludere la radiofonia terrestre dal cruscotto digitale (l’attuale vincolo impone di integrare nell’apparrecchio ricevente l’interfaccia DAB).
In un contesto in cui il DAB+ registra 230 stazioni ricevibili in mercati rilevanti come Milano e Roma, la norma si configura come un passo decisivo per preservare la fruizione broadcast e garantire la neutralità tecnologica del mezzo radio.

La notifica del MIMIT all’UE

Il 01/10/2025 il Ministero delle imprese e del made in Italy ha notificato (notifica 2025/0550/IT) alla Commissione Europea l’intervento di modifica all’articolo 98-vicies sexies del Codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al decreto legislativo 259/2003, recante “Interoperabilità dei ricevitori autoradio e dei ricevitori radio di consumo e delle apparecchiature”, iniziativa adottata a seguito di sollecitazione di Agcom di maggio di quest’anno.

Obbligo dotazione ricevitore analogico e digitale broadcast

La disposizione di cui al progetto notificato, si legge nel testo, “interviene sul Codice delle Comunicazioni elettroniche e nello specifico prevede di modificare l’articolo 98-vicies sexies del decreto legislativo 259 del 2003 statuendo che tutti gli apparati abilitati alla connessione internet e/o dotati di dispositivi hardware atti alla riproduzione di contenuti sonori, installati a bordo di veicoli nuovi della categoria M ed N,(autoveicoli abilitati al trasporto di persone e merci) nonché di quadricicli nuovi delle categorie L6 e L7 (quadricicli classificati in base al peso e alla potenza) e messi a disposizione sul mercato in vendita o in locazione, devono essere idonei anche alla ricezione della radiodiffusione sonora per consentire all’utente di ricevere e di riprodurre i servizi radio forniti attraverso radiodiffusione analogica e digitale terrestre DAB+ (cd. broadcast, ndr).

Non basta la ricezione IP

Con tale disposizione, pertanto, si impone l’obbligo di dotare alcune categorie di veicoli e/o quadricicli di apparati abilitati alla connessione internet, idonei a riprodurre i servizi radio diffusi su frequenze terrestre analogiche e digitali.

Questione di accessibilità

La norma nasce dall’esigenza di rendere accessibile a tutti e in qualsiasi modello di veicolo utilizzato i servizi radio diffusi su frequenze terrestri analogiche e digitali. In molti casi, infatti, si assiste ad una impossibilità ad adempiere a tale esigenza, in quanto diverse tipologie di vetture risultano sprovviste di apparecchi idonei alla ricezione di programmi radiofonici, diffusi su frequenze terrestri analogiche o digitali (Newslinet per primo aveva sollevato il velo sulla questione nella primavera del 2024, ndr).

Il quadro normativo

Ad oggi, la normativa vigente disciplinata dall’articolo 98 vicies sexies del decreto legislativo n. 259/2003, che recepisce l’articolo 113 della direttiva UE 2018/1972, prevede che i ricevitori autoradio di consumo messi a disposizione del mercato singolarmente, o integrati in un veicolo nuovo della categoria M ed N messo a disposizione sul mercato in vendita o in locazione, comprendono un ricevitore in grado di ricevere e riprodurre almeno i servizi radio forniti attraverso radiodiffusione digitale terrestre.

L’elusione dell’obbligo della dotazione DAB da parte dell’automotive

Pertanto, limitano l’obbligo di ricevere e riprodurre la radiodiffusione DAB solo a quei veicoli nuovi che abbiano già in dotazione un ricevitore autoradio (in FM). Di conseguenza, i veicoli in cui sia assente l’autoradio tradizionale, non rientrano formalmente nel campo di applicazione della norma e, pertanto, non sono soggetti all’obbligo di installare un ricevitore DAB+.

La crescita del DAB in Italia

In Italia, stando ai dati resi noti da Agcom, si registra una significativa crescita dell’offerta di programmi in tecnologia DAB+, con 50 canali nazionali (230 contenuti in totale in mercati come Milano e Roma, ndr), più del doppio rispetto a quelli disponibili in analogico (FM). Anche la Concessionaria del servizio radiofonico pubblico ha rappresentato il valore della propria offerta editoriale in tecnologia digitale, composta da 12 programmi nazionali, di cui quattro generalisti e otto specializzati.

Preservare la radiofonia partendo dal ricevitore

A fronte dei dati richiamati, che evidenziano un forte interesse per la radiofonia digitale, sia da parte degli ascoltatori, sia dei fornitori di contenuti, la crescita dell’ascolto DAB+ risulta da qualche tempo rallentata proprio dalla crisi del mercato automobilistico e dai più recenti sviluppi tecnologici dello stesso, che rischiano di limitare il settore della radiofonia digitale nella sua più decisiva leva di sviluppo della domanda, ovvero l’ascolto in auto.

Dashboard sempre più affollato

L’automobile rappresenta, infatti, un contesto altamente competitivo per l’infotainment, dove si confrontano non solo titolari di contenuti, editori radiofonici, aggregatori e piattaforme streaming, ma anche le diverse tecnologie di trasmissione, come FM, DAB+ e IP.

La segnalazione sull’aggiramento dell’obbligo di dotazione di ricevitore DAB “anche di noti costruttori”

E dunque, sebbene i sistemi ibridi di ascolto in auto restino prevalenti, è stato segnalato che alcuni recenti modelli di autovetture, anche di noti costruttori (Stellantis, ndr), non includano di serie un sistema autoradio, ma esclusivamente un sistema di infotainment integrato nel veicolo, collegato tramite Bluetooth ad uno smartphone, che a sua volta utilizza una connessione a banda larga per la ricezione radiofonica tramite protocollo IP.

Neutralità tecnologica

Al fine di promuovere lo sviluppo del mercato della radiodiffusione digitale, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica, gli operatori del settore hanno evidenziato la necessità di rafforzare la normativa vigente mediante la possibile estensione dell’obbligo di dotazione del ricevitore radio digitale – attualmente limitato ai veicoli dotati di tradizionali ricevitori autoradio – a tutti i veicoli dotati di un dispositivo di ricezione di contenuti audio, inclusi i sistemi di infotainment delle moderne auto connesse tramite banda larga.

L’importanza dell’autoradio

Giova, inoltre, sottolineare che l’autoradio è l’unico dispositivo idoneo ad assicurare la continuità nell’erogazione dei servizi di informazione, anche sotto il profilo della sicurezza stradale e della gestione delle emergenze, garantendo accesso alle frequenze a cui gli utenti sono abituati, con riflessi rilevanti sul buon funzionamento del mercato interno.
In ultimo si rappresenta che l’intervento normativo soddisfa il principio di proporzionalità in quanto non comporta oneri eccessivi […]”, conclude la notifica del Ministero delle imprese e del made in Italy alla Commissione Europea.

In gioco la tenuta del sistema radiofonico

La proposta di modifica notificata dal MIMIT alla Commissione Europea rappresenta un passaggio tecnico ma strategico per la tenuta del sistema radiofonico italiano nel contesto della mobilità connessa.
Pur senza introdurre nuovi obblighi sostanziali rispetto alla direttiva europea di riferimento, l’intervento mira a chiudere un vuoto applicativo che aveva consentito a parte dell’industria automotive di immettere sul mercato veicoli sprovvisti di ricevitore broadcast, affidando la fruizione radiofonica esclusivamente alla connettività IP.

Positivizzazione nell’ordinamento

Se positivizzata nell’ordinamento, la misura contribuirà a preservare la piena accessibilità della radio terrestre — FM e DAB+ — anche nei nuovi cruscotti digitali, rafforzando al tempo stesso i principi di neutralità tecnologica e di sicurezza informativa che ispirano il Codice delle comunicazioni elettroniche.

Norma di sistema

In una fase in cui la digitalizzazione dell’infotainment tende a subordinare la radio a logiche proprietarie e connettive, la norma proposta non appare retrospettiva, ma di sistema: uno strumento di equilibrio volto a garantire che la transizione tecnologica non si traduca in una perdita di pluralismo, universalità e servizio pubblico. (M.L. per NL)

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi

Ricevi gratis la newsletter di NL!

SIT ONLINE abbonamento circolari Consultmedia su scadenze ordinarie e straordinarie settore radio-tv-editoria: [email protected]

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER