Radio e TV. Scade domani (19/12) termine per primo popolamento paniere SIG Agcom ex Del. 250/25/CONS. Fase operativa disciplina prominence

smart tv, telecomando, 19/12/2025

Domani, 19/12/2025, scade il termine per inviare le istanze di inserimento nel nuovo paniere dei Servizi di Interesse Generale (SIG) previsto dalla delibera Agcom 250/25/CONS.
Si tratta del primo popolamento ufficiale dell’elenco SIG (dopo quello ex Del. 390/24/CONS, bocciato, dello scorso anno), obbligatorio per le emittenti (munite di specifiche caratteristiche, tra cui, in primis, una testata giornalistica ed un’autorizzazione amministrativa all’esercizio) che vogliono essere riconosciute come tali nell’ambito della nuova disciplina sulla prominence dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di interesse generale.

Sintesi

Domani, 19/12/2025, scade il termine per il primo popolamento del nuovo paniere SIG previsto dalla delibera Agcom 250/25/CONS, che ridefinisce la prominence di radio e TV nei dispositivi digitali.
L’inserimento è obbligatorio per le emittenti che vogliono essere riconosciute come Servizi di Interesse Generale e richiede requisiti stringenti, tra cui testata giornalistica registrata e titolo autorizzativo.
La delibera amplia i dispositivi soggetti a obblighi – smart TV, decoder, dongle e soprattutto automotive – ma lascia fuori smartphone, tablet, PC e smart speaker, scelta che preoccupa parte del settore.
Entrare nel paniere significa ottenere visibilità privilegiata nelle interfacce dei device e delle auto connesse.
Le istanze devono essere inviate tramite piattaforma Agcom e quelle incomplete saranno inammissibili.
L’Autorità ha fornito chiarimenti sui criteri di ammissibilità, anche per le radio con distribuzione ibrida.
Chi non presenterà domanda entro domani rischia di restare fuori dal nuovo ecosistema regolato, con impatti sulla competitività futura.

Quadro regolamentare

La scadenza del 19/12/2025 segna l’avvio operativo di una riforma regolamentare che Agcom ha gradualmente costruito negli ultimi mesi – anche a seguito di un ricorso al TAR introdotto da Samsung, Google e la rappresentanza dei produttori di dispositivi, contro l’iniziale formulazione delle Linee Guida (ricorso che aveva condotto ad una nuova consultazione pubblica in esito alla quale è emerso l’attuale regolamento) -, aggiornando il quadro rispetto alla disciplina 2024 e disegnando un impianto nuovo che interessa dispositivi, interfacce utente e criteri di accessibilità dei contenuti editoriali nei sistemi digitali.

La delibera 250/25/CONS

La delibera 250/25/CONS ridefinisce in modo strutturale la prominence dei SIG, ovvero le regole tramite le quali servizi editoriali televisivi e radiofonici di interesse generale devono essere presentati e resi immediatamente accessibili agli utenti su una serie di dispositivi e nell’ambiente digitale.

Il perimetro dei dispositivi

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha ampliato il perimetro dei dispositivi soggetti a obblighi – includendo in modo formale le smart TV, i decoder terrestri/satellitari, i dongle e set-top box e i sistemi di infotainment automobilistici – mentre ha escluso per ora smartphone, tablet, PC e smart speaker, scelte che hanno suscitato preoccupazioni tra alcune associazioni ed operatori per la possibile marginalizzazione dell’ascolto radiofonico tradizionale davanti all’ascesa delle piattaforme OTT di streaming on demand.

Coerenza col TUSMA

L’obiettivo di Agcom è chiaro e coerente con il Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi (TUSMA): garantire che i SIG – pubblici e commerciali, nazionali e locali – siano sempre facilmente accessibili “mediante qualsiasi strumento di accesso”, evitando che il pluralismo informativo sia determinato dal design di una homepage o dalle logiche commerciali dei produttori di device.

Il paniere dei SIG dopo il 19/12/2025 e i criteri di accesso

Il nuovo elenco SIG, che si formerà il 19/12/2025 (l’aggiornamento del primo popolamento avrà luogo a distanza di un anno, quindi a fine 2026), torna a fondarsi sulle categorie classiche – generalisti pubblici, generalisti e tematici nazionali, locali informativi, radio nazionali e locali – ma introduce criteri di qualità e coerenza editoriale più rigorosi. Tra questi, la presenza di una testata giornalistica registrata, l’impegno a produrre informazione locale strutturata e, nel caso delle TV locali, una serie di requisiti cumulativi che elevano la qualità minima richiesta per l’inclusione.

Non solo riconoscimento formale

L’inserimento nel paniere non serve solo a un riconoscimento formale: assume un’importanza strategica, perché abilita il servizio a comparire nella schermata principale delle interfacce dei dispositivi in linea con le regole di prominence. In pratica, una volta incluso nel SIG, il servizio ha la possibilità di ottenere visibilità privilegiata nella prima schermata di smart TV e autoradio connesse, rafforzando così l’accesso da parte degli utenti in un mercato sempre più frammentato e competitivo.

Automotive e prominence: la grande novità

Una delle principali innovazioni della delibera è l’inclusione formale dell’automotive tra i dispositivi soggetti agli obblighi di rilievo dei SIG. Per la prima volta, l’Autorità ha riconosciuto in modo esplicito l’importanza dell’ambiente automobilistico come spazio primario di fruizione dei contenuti radiofonici: il regolamento richiede che i servizi di interesse generale siano accessibili in modo diretto nella dashboard dei sistemi di infotainment, attraverso un pulsante o comando vocale immediatamente individuabile, senza vincoli di design che compromettano la sicurezza della guida.

Ambiente d’ascolto

La scelta di Agcom risponde alle sollecitazioni degli editori, che da tempo sostengono come la radio in auto costituisca ancora il principale ambiente di ascolto; al tempo stesso, alcuni operatori del settore automotive hanno espresso riserve sui tempi tecnici ritenuti stretti per l’adeguamento, pur riconoscendo la necessità di tutelare il pluralismo radiofonico in un ecosistema digitale ormai dominato da sistemi operativi proprietari.

Esclusioni e criticità: smart speaker e dispositivi mobili

Pur ampliando il campo di applicazione alla connettività auto, la delibera mantiene esclusi dallo schema gli smartphone, i tablet, i PC e gli smart speaker. Questo punto è stato letto da molti addetti ai lavori come un rischio concreto di penalizzazione della radio tradizionale, soprattutto in un’epoca in cui i servizi audio on demand e le piattaforme musicali occupano spazi sempre più vasti nelle interfacce mobili e nei dispositivi domestici connessi.

Come funziona la procedura di iscrizione al paniere SIG

L’inserimento nel paniere SIG richiede l’invio di una istanza formale tramite la piattaforma online di Agcom, corredata dalla documentazione richiesta secondo le specifiche tecniche e i criteri editoriali fissati dalle Linee guida. L’Autorità ha sottolineato che le istanze incomplete o con errori saranno considerate inammissibili, ossia escluse dal primo elenco, con possibili effetti negativi sulla visibilità dei servizi coinvolti”, spiega Alessio Negretti, giurista di Consultmedia, che in relazione alla scadenza del 19/12/2025 ha predisposto il consueto service di assistenza.

Il chiarimento Agcom

Per le emittenti radiofoniche broadcast che operano anche in forma disintermediata dalle reti etere, Agcom ha chiarito a seguito di un quesito di Consultmedia alcune criticità interpretative in relazione all’obbligo di inclusione volontaria nel paniere, precisando i criteri di ammissibilità e i requisiti minimi applicabili in funzione della tipologia del servizio.

Il calendario: domani (19/12/2025) la scadenza di primo livello

“La scadenza di domani, 19/12/2025, rappresenta il primo livello del popolamento del paniere SIG e costituisce una tappa operativa fondamentale prima dell’effettiva applicazione delle misure di prominence e dell’avvio dell’implementazione sui dispositivi. In assenza di una richiesta valida entro questo termine, le emittenti rischiano di non comparire nella versione iniziale dell’elenco, con potenziali ripercussioni sulla loro visibilità nei nuovi ambienti digitali regolati“, spiega Negretti.

Verso una disciplina matura ma complessa

“La delibera 250/25/CONS non è l’ultimo atto, ma l’inizio di una fase in cui la disciplina verrà affinata con la cooperazione tra Agcom, produttori, editori, aggregatori intermediari e piattaforme tecnologiche.

Revisione triennale del regime

Agcom ha previsto anche una revisione triennale del regime, per adeguarlo all’evoluzione tecnologica e agli standard emergenti, incluso l’impatto del DVB-I e di altre tecnologie broadcast digitali future”, continua il giurista.

Partecipazione strategica

“In questo contesto di transizione normativa, la scadenza del 19/12 è un punto di svolta che richiede attenzione non solo ai tecnici e ai legali delle emittenti, ma anche ai responsabili editoriali e alle direzioni aziendali: la partecipazione tempestiva alla procedura SIG non è solo un adempimento regolamentare, ma un elemento strategico per restare competitivi e garantire la propria rilevanza nei principali ambienti di fruizione digitale del futuro“, conclude il giurista di Consultmedia. (E.G. per NL)

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