Radio. Pittman (iHeart): IA per sintesi voci? Meglio per decisioni musicali. Radio ha vantaggio competitivo enorme per produzione podcast

Pittman

Bob Pittman (CEO iHeartMedia): Sebbene gran parte dei discorsi sull’impiego dell’intelligenza artificiale in radio ruoti attorno alle preoccupazioni per la sintesi vocale, tale tecnologia ha applicazioni molto più pratiche per l’industria radiofonica.
I programmatori di iHeartMedia, ad esempio, gli affidano le scelte musicali.
Le radio hanno un vantaggio competitivo enorme (sia a livello produttivo che commerciale) rispetto alle piattaforme di streaming on demand, come Spotify, nell’area podcast.
Ma spesso non se ne rendono conto. Per noi di iHeart, invece, è stato il punto di svolta.

Area commerciale

Dopo l’intervista con Lorenzo Suraci (presidente di RTL 102.5) e Marco Pontini (consulente strategico di Open Space Pubblicità), nella quale si è dato atto della scarsa propensione all’innovazione del comparto commerciale della radiofonia italiana e della necessità di aggiornare modelli pubblicitari, rimaniamo sul tema con un parallelismo con l’industria radiofonica americana.
E lo facciamo col principale player radiofonico statunitense: iHeartMedia (850 stazioni radio AM/FM, che per il quarto trimestre 2023 ha registrato un fatturato di 1.066,78 milioni di dollari).

Morgan Stanley 2024

“L’intelligenza artificiale ci fornisce un livello di efficienza che non avremmo potuto immaginare solo cinque o sei anni fa”, ha affermato il CEO di iHeartMedia Bob Pittman (foto d’apertura) alla conferenza 2024 su tecnologia, media e telecomunicazioni della banca d’affari newyorkese Morgan Stanley.

Differenti risultati con la stessa musica

Incisivo l’intervento di Pittman agli investitori presenti al concesso di Morgan Stanley, ai quali ha illustrato i risultati di audience, ritenuti brillanti, di iHeartMedia: “Abbiamo la stessa musica che hanno le altre stazioni. Tuttavia, come mai siamo al primo posto e qualcun altro al ventesimo?

All’I.A. quello che è dell‘I.A.

Se siamo rimasti al vertice è oggettivamente anche merito dell’Intelligenza Artificiale applicata al processo decisionale musicale.

Da 3 input settimanali a 3500

Eravamo abituati a fornire ad un programmatore musicale mediamente tre input di big data ogni settimana. Da quando abbiamo iniziato a utilizzare l’intelligenza artificiale, ne inseriamo 3500 ogni 7 giorni”, ha affermato Pittman.

Lasciamo prendere la decisione finale all’intelligenza artificiale

In genere, l’intelligenza artificiale viene utilizzata da iHeart per fornire suggerimenti al programmatore umano, cui spetta la decisione finale. Tuttavia, spiega Pittman, “in alcuni mercati abbiamo pensato di lasciare che l’I.A. prendesse la decisione finale, per valutarne la portata.

Decisioni per il 10% migliori di quelle umane

Ecco, in questi casi le valutazioni (alla prova dei risultati d’ascolto, ndr) sono risultate migliori di quelle umane per circa il 10%. Il tempo guadagnato con l’impiego della I.A. per questi fini potrà ora essere destinato ad altre attività, aumentando la produttività.

Opportunità

E questo è solo un esempio di come vogliamo sfruttare le opportunità offerte dalla intelligenza artificiale”.

Prevista una crescita della radio tra l’1% e il 2%

Per contrastare la percezione che la radio sia come “un cubetto di ghiaccio che si scioglie”, Pittman ha fatto riferimento al Total Audience Report di Nielsen per il terzo trimestre del 2023, appena pubblicato, che mostra il crescente vantaggio della radio via etere rispetto alla TV.

Confronto con la tv

Negli ultimi sei anni, l’audience media della radio via etere negli Stati Uniti, tra le persone di età compresa tra i 18 e i 49 anni, è passata dal 63% di quella della TV lineare nel 2018, a +3% rispetto alla TV nel 2022 e fino a +12% nel 2023.

Crollo importante del tempo dedicato alla tv lineare

In questo periodo, la portata della TV è scesa dall’82% al 58%, con il tempo trascorso quotidianamente da due ore e 46 minuti ad un’ora e tre minuti.

Solidità

“Significa che la radio, in realtà, è solida”, ha detto Pittman al pubblico di Morgan Stanley.Crediamo che la radio continui ad essere un mezzo in crescita.

Crescita del fatturato tra l’1 ed il 2% ma con un ottimo cash-flow

Le nostre stime restituiscono una crescita di fatturato a lungo termine compresa tra l’1% e il 2%. Un upgrade limitato, certo, ma con un ottimo cash-flow.

Usare la radio per costruire asset commerciali collaterali

È importante sottolineare che iHeart sfrutta la propria forza radiofonica per alimentare altri comparti della sua attività: podcasting, eventi, digital audio. Tutti fattori di crescita per l’azienda“, ha ricordato Pittman agli investitori.

Podcast

Nel corso del 2023, iHeartMedia ha registrato entrate da podcast per 408 milioni di dollari e mentre altre società, tra cui Spotify e Acast, attendono il break-even solo da quest’anno, Pittman afferma che la sinergia con la radio ha fatto sì che iHeart fosse immediatamente in attivo da quando è entrata nel business dell’audio on demand.

Noi radiofonici avvantaggiati dal podcast

“Tutti gli altri stanno lottando per affermare la redditività dei podcast. Non noi, in quanto, trattandosi di un’attività adiacente a quella radiofonica, ci offre un enorme vantaggio”, ha affermato Pittman.

Infrastruttura…

Abbiamo già un’infrastruttura; realizziamo contenuti audio ogni giorno. Dobbiamo solo crearne un po’ di più per il podcasting.

… esistente

Ma possiamo farlo senza dover realizzare un sistema ex novo e questo come hanno dovuto fare altri per allargare l’offerta audio on demand parlata.

Forza vendita…

Anche quando vendiamo pubblicità audio non dobbiamo partire da zero ed assumere venditori come le piattaforme di streaming on demand che aprono alla pubblicità (divenendo competitor della radio, ndr). 

… ready to action

Dobbiamo solo dire ai nostri di collocare podcast”.

La forza vendita di iHeartMedia

Il presidente, COO e CFO Rich Bressler, per parte propria, ha affermato alla convention che, con oltre mille venditori in 150 mercati a livello nazionale, iHeartMedia ha deciso di consentire ad ogni promotore di collocare qualsiasi prodotto dell’intero portafoglio dell’azienda.

Mille uomini pronti

Ciò significa che abbiamo mille uomini per strada che, vendendo la radio, possono collocare allo stesso tempo anche i podcast. Un’economia di scala notevolissima”, ha enfatizzato Pittman.

Economia di scala

“Man mano che iHeart ha sviluppato nuove aree di business, la strategia ha dato i suoi frutti”, ha aggiunto sulla questione Pittman. “Avendo più prodotti, i nostri venditori sono in grado di parlare con l’inserzionista di un’offerta più ampia, che conferisce maggiore credibilità presso il cliente.

Nuovi flussi finanziari

E a noi consente di poter realizzare nuovi flussi di entrata molto rapidamente”, ha ribadito.

Podcasting grande opportunità per la radio

Il business del podcasting è stato davvero una grande opportunità per noi e in gran parte ciò è dovuto al fatto che eravamo già inseriti nel mercato nazionale e locale della radiofonia”, ha concluso Pittman. (M.R. per NL)

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