Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha pubblicato l’aggiornamento delle numerazioni LCN al 09/06/2025 assentite ai fornitori di servizi di media audiovisivi in tutte le aree tecniche italiane.
La fotografia che ne emerge è quella di un comparto che, per anni abbondanti dopo il refarming della banda 700 MHz, mostra segnali di consolidamento, ma resta in equilibrio precario.
A soffrire sono soprattutto i fornitori di servizi di media audiovisivi dal secondo blocco locale in poi (LCN 71-99 e dal 110 in poi), anche per il fatto che i contributi pubblici ex DPR 146/2017 (con lo scalino preferenziale promosso dalla Consulta) premiano generalmente le stazioni del primo blocco locale del primo arco (10/19).
Il quadro post-refarming: selezione naturale tuttora in atto
A tre anni abbondanti dal completamento del refarming del digitale terrestre, il comparto delle tv locali — tecnicamente identificate come FSMA (Fornitori di Servizi di Media Audiovisivi) — ha superato la fase di assestamento, ma non senza pesanti conseguenze.
La prima cernita entro i 24 mesi dal refarming
Dopo l’intensa competizione iniziale per l’assegnazione delle numerazioni LCN sulle reti di primo e secondo livello, il mercato ha assistito a un progressivo ridimensionamento: molti operatori hanno infatti scelto di uscire dal perimetro televisivo locale, incapaci di reggere le nuove condizioni economiche imposte dal mercato e dai costi infrastrutturali.
Rinunce e fuoriuscite: i contratti di trasporto troppo onerosi
Una delle principali cause del ridimensionamento è risultata essere l’insostenibilità dei contratti di trasporto del segnale, spesso stipulati in fase iniziale con valutazioni troppo ottimistiche rispetto ai ritorni possibili. I costi di veicolazione sui multiplex di primo livello, combinati alla difficoltà di monetizzare i contenuti, hanno portato numerosi FSMA a rinunciare formalmente alle attribuzioni LCN, per potersi disimpegnare in modo definitivo (qualcuno ha anche riconvertito la distribuzione, ove possibile, sulle reti di 2° livello, mentre pochi hanno effettuato il passaggio contrario).
Il declino delle televendite: e-commerce e digital divide in calo
A peggiorare ulteriormente il quadro è intervenuto il crollo del modello commerciale fondato sulle televendite, da sempre colonna portante delle tv locali. L’avvento di un e-commerce sempre più accessibile anche alla fascia d’utenza anziana — da sempre core target delle tv locali — ha di fatto reso obsoleto il format. La possibilità di acquistare direttamente online, tramite smartphone e pc, ha eroso la base economica di numerose emittenti che vivevano della pubblicità indiretta connessa alla vendita diretta di prodotti.
LCN, una questione di visibilità: chi resta a galla…
A sopravvivere sono ora sostanzialmente solo le emittenti collocate tra le posizioni 10 e 19 del telecomando (primo blocco delle tv locali del primo arco di numerazione LCN). Questa fascia, che include in genere i marchi storici o le reti con un’identità regionale forte, una struttura più solida d’impresa (con numero di dipendenti e giornalisti che garantiscono il raggiungimento dei requisiti per l’ottenimento dei contribuiti pubblici che sono essi stessi elemento di sostegno dell’azienda, in un continuo circolo virtuoso) gode di una visibilità immediata e di una fidelizzazione che consente di conservare quote di audience significative.
… e chi annega
Al contrario, le emittenti collocate tra le posizioni 71 e 99 e seguenti, già penalizzate in fase di zapping, soffrono pesantemente la concorrenza delle piattaforme digitali e non riescono a ottenere indici d’ascolto significativi, utili a entrare nel radar dei centri media, delle concessionarie di adv e degli investitori pubblicitari locali che pianificano direttamente.
L’identità editoriale: una chimera per i piccoli operatori
Tra i problemi strutturali del comparto FSMA locale, permane quello della costruzione di un’identità editoriale sostenibile e al tempo stesso innovativa. Tentativi di sviluppare format tematici, produzioni iper-locali o contenuti in streaming ibridi si scontrano spesso con la realtà dei bilanci: costi elevati, ritorni pubblicitari incerti e difficoltà a emergere in un ecosistema dove YouTube, Facebook e Google Ads assorbono gran parte dell’attenzione (e degli investimenti) delle PMI territoriali.
I contributi pubblici? Premiano chi è già forte
Anche sul fronte degli aiuti pubblici, le speranze di riequilibrio sono flebili. Il sistema previsto dal DPR 146/2017 — confermato dalla Corte Costituzionale con lo “scalino” che privilegia le prime 100 emittenti in graduatoria — di fatto continua a sostenere gli operatori del blocco 10-19. Questi sono gli unici a soddisfare tutti i requisiti richiesti (dati Auditel, personale, investimenti in informazione), lasciando fuori dalla ripartizione le emittenti più fragili, proprio quelle che avrebbero maggiore bisogno di un sostegno straordinario in una fase di transizione.
Un comparto che sopravvive ma non si rinnova
Il mercato delle tv locali italiane, almeno nella sua componente FSMA, ha smesso di contrarsi ma resta lontano da una vera rinascita. Il sistema premia chi ha saputo consolidarsi in posizione favorevole e penalizza chi non ha trovato né spazio sul telecomando né un modello economico alternativo alla pubblicità classica.
Misure di adeguamento
Senza una revisione profonda dei meccanismi di contribuzione pubblica, una politica di semplificazione normativa ed una reale integrazione tra tv lineare e nuovi linguaggi digitali, la maggior parte delle emittenti locali rischia di sopravvivere in un limbo operativo, più per inerzia che per strategia. (G.M. per NL)
LCN assentiti a FSMA locali aggiornamento 09/06/2025
Di seguito riportiamo gli elenchi delle numerazioni LCN aggiornati al 09/06/2025 suddivisivi per Aree Tecniche
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT01 – Piemonte – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT02 – Valle d’Aosta – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT03 Lombardia e Piemonte orientale – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT04A – Prov. Aut. Trento – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT04B – Prov. Aut. Bolzano – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT05 – Veneto – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT06 – Friuli Venezia Giulia – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT07 Liguria – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT08 – Emilia Romagna – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT09 Toscana – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT010 Umbria – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT11 – Marche – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT12 Lazio – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT13 – Abruzzo e Molise – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT14 Campania – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT15 Puglia e Basilicata – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT16 – Calabria – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT17 – Sicilia – giugno 2025 (pdf)
- Elenco aggiornato delle numerazioni assegnate LCN AT18 – Sardegna – giugno 2025 (pdf)