Radio. Ascolto eterogeneo in streaming è pieno di sorprese. Gugliotta (Xdevel) ne svela diverse: da Google ad Amazon passando per Radioplayer

Xdevel, Maurizio Gugliotta

Gugliotta (Xdevel): Ripartizione ascolto streaming vede dispositivi mobili al 50% (anche grazie all’automotive), desktop al 30%, smart speaker al 15% e smart tv al 5%.
La scelta di Google di bloccare le actions (un anno fa), spostando l’enfasi sulla collaborazione con aggregatori come TuneIn, riflette probabilmente un interesse verso l’efficienza nell’aggregazione di contenuti e la fornitura di un’esperienza utente coesa.
Google, però, non si limita esclusivamente a TuneIn: anche RadioPlayer ha ora la sua porta d’accesso preferenziale.
Ma è la skill
sui device Echo (dispositivi Amazon, ndr) che è diventata quasi una necessità, permettendo alle stazioni radio di rafforzare il proprio brand e di raggiungere gli ascoltatori in un contesto domestico moderno oltre che nei locali pubblici, dove gli smart speaker hanno progressivamente sostituito i classici apparecchi radio.

Il mondo eterogeneo dell’ascolto in streaming 

Il mondo eterogeneo dell’ascolto radiofonico in streaming sta facendo discutere. Quest’anno, in particolare, se ne è ampiamente già parlato al World Radio Day 2024 a Milano ed al RadioDays 2024 a Monaco (conclusosi il 19/03/2024), ai quali abbiamo dedicato spazio su queste pagine.

L’ascolto è mobile qual piuma al vento

A catalizzare l’attenzione è la costante progressione dell’ascolto in mobile dei broadcaster (certificato anche da Audiweb) e la complessa relazione della radiofonia con lo storico alleato sulle quattro ruote: l’automotive, dove le convergenze erano fino a poco tempo fa assolute.
Convergenze che si sono fin qui espresse, lato radio, sul fatto che l’ascolto del mezzo è per l’80% sulle vetture; mentre, lato industria automobilistica, sulla necessità di soddisfare l’entertainment dell’utente.

L’on demand (quasi) analogico e quello completamente digitale

Solo che, mentre una volta radio e supporti fisici (cassette prima, cd e chiavette poi) articolavano e completavano l’offerta, oggi a contendersela ci sono anche le piattaforme di streaming on demand, come Spotify. Che, sulle nuove auto connesse, si è guadagnata una corsia preferenziale.
Sotto forma di icona preinstallata.
Una situazione che sta creando frizioni e tensioni tra broadcaster ed aziende automobilistiche, che, da tempo, stiamo monitorando.

Maurizio Gugliotta ed Xdevel

Di questo e di molto altro abbiamo parlato – nel primo di una serie di approfondimenti – con Maurizio Gugliotta, ceo di Xdevel, una delle più importanti aziende italiane di soluzioni radiotelevisive per lo streaming, l’automazione, la programmazione, la reportistica ed il monitoraggio musicale (con EarOne, di cui ci occuperemo prossimamente in articolo specifico). 

La ripartizione dell’ascolto in streaming

(NL) – Xdevel, tra l’altro, è fornitore di servizi streaming per radio e tv. Relativamente al settore radiofonico, volendo stimare una ripartizione tipica per device, quali percentuali vanno assegnate ai cinque principali vettori IP: app emittente, aggregatori terzi, player sito, smart speaker e smart tv?
(Maurizio Gugliotta) – Esaminando attentamente i nostri log, abbiamo notato una ripartizione interessante per quanto riguarda la fruizione dei nostri servizi streaming radiofonici.

Mobile al 50%

I dispositivi mobili rappresentano la maggioranza degli accessi, con circa il 50% del totale. Questo riflette la crescente tendenza verso un ascolto in mobilità, dove gli utenti desiderano avere accesso ai contenuti in qualsiasi momento e luogo.

Desktop comodo: al 30%

Il desktop segue con il 30%: segno che molti ascoltatori preferiscono ancora la comodità e l’affidabilità dei sistemi tradizionali, specialmente durante le ore lavorative o a casa.

Smart speaker rapidi emergenti

Gli smart speaker, con il 15%, stanno emergendo rapidamente come un nuovo mezzo di accesso, dimostrando come la tecnologia basata su comandi vocali stia guadagnando popolarità , inserendosi nelle abitudini quotidiane delle persone.

Smart tv in crescita

Infine, le smart TV, che rappresentano il 5%, mostrano che l’ascolto di contenuti radiofonici tramite televisioni connesse è una realtà in crescita.

Ambienti multimediali integrati

Probabilmente legata all’evoluzione degli spazi domestici o aperti al pubblico, verso ambienti multimediali più integrati.

Automotive in aumento

È importante rilevare che stiamo anche osservando un incremento nell’utilizzo di dispositivi automotive per lo streaming, sebbene attualmente rappresentino una piccola frazione.

Aspettative elevate

Ci aspettiamo che questo settore cresca significativamente, in linea con le tendenze di connettività e intrattenimento nei veicoli moderni.

Il cambiamento di approccio di Google alla radio

(NL) – Google ha scelto la somministrazione dei contenuti radio sui suoi smart speaker attraverso la mediazione di TuneIn, di cui è socia. Non si tornerà più alle actions proprietarie per l’ascolto disintermediato?
(Maurizio Gugliotta) – I dettagli specifici riguardanti i piani di Google per la distribuzione dei contenuti delle radio non sono completamente chiari. Tuttavia, ciò che abbiamo osservato è un cambiamento significativo nell’approccio di Google.

Google intermedia

Un anno fa, le actions proprietarie delle radio hanno smesso di funzionare, spostando l’enfasi sulla collaborazione con aggregatori come TuneIn. Questa scelta da parte di Google riflette probabilmente un interesse verso l’efficienza nell’aggregazione di contenuti e la fornitura di un’esperienza utente coesa. Google, però, non si limita esclusivamente a TuneIn.

Non solo TuneIn su Google Home

È aperta alla collaborazione con altri aggregatori strutturati e rappresentativi, come evidenziato dalla partnership con Radioplayer che sarà presente in tutti i dispositivi basati sull’Assistente Google, accanto a TuneIn.

Approccio bilanciato e riconoscimento della paternità del contenuto

Questo indica un approccio bilanciato, dove Google cerca di ottenere i contenuti dalla fonte più affidabile e vicina al proprietario del contenuto, tenendo contemporaneamente in considerazione le preferenze degli utenti.

Anche RadioPlayer con Google per difendere il controllo dei contenuti

Per gli editori, è fondamentale comprendere l’importanza di mantenere il controllo sui propri contenuti. Radioplayer offre agli editori questo livello di controllo, consentendo loro di gestire direttamente i flussi audio, i loghi, i podcast, ecc.

Presidio importante. Anzi, preferenziale

Pertanto, per assicurare che la propria emittente sia distribuita esclusivamente tramite Radioplayer, è fondamentale che gli editori limitino la disponibilità dei propri contenuti a questa piattaforma.

Il vantaggio competitivo delle skill di Amazon

(NL) – Di fatto il mercato degli smart speaker è ormai appannaggio di Amazon, con la linea Echo e l’assistente Alexa. Quali evoluzioni hanno avuto le relative skill?
(Maurizio Gugliotta) – L’evoluzione delle skill per Alexa ha rappresentato un cambiamento significativo nel modo in cui le stazioni radio interagiscono con il proprio pubblico.

Echo nuovi ricevitori radio domestici

Avere una propria skill oggi non è solo un vantaggio competitivo, ma è diventata quasi una necessità, permettendo alle stazioni radio di rafforzare il proprio brand e di raggiungere gli ascoltatori in un contesto domestico moderno, oltre che nei locali pubblici, dove gli smart speaker hanno progressivamente sostituito i classici apparecchi radio.

Funzionalità avanzate

La funzionalità principale che le stazioni radio chiedono a una skill è, naturalmente, quella di permettere l’ascolto dello streaming live. Tuttavia, abbiamo notato un’evoluzione verso funzionalità più avanzate.

Shazammare

Questo include la possibilità di chiedere informazioni sulla canzone in onda o sul programma, particolarmente apprezzata da un pubblico che desidera un’esperienza interattiva e informativa.

Catch-up

E altrettanto importante è offrire le repliche dei propri programmi, pensiamo all’ultima edizione delle news, o all’oroscopo che hanno sempre un particolare seguito.

Brand bouquet e visual radio

Per le stazioni che hanno più canali audio o che trasmettono anche contenuti video, abbiamo visto l’aggiunta di queste opzioni alle loro skill, ampliando l’accessibilità e la varietà dei contenuti offerti. Inoltre, l’invio dei metadata con le informazioni sul brano in onda è un aspetto che stiamo enfatizzando sempre di più.

Metadati

In un’era dove gli ascoltatori sono abituati a interfacce ricche di informazioni grazie alle piattaforme digitali, è essenziale che la Radio non sia da meno.

Podcast

(NL) – Peraltro, gli smart speaker si prestano anche per la fruizione di contenuti on demand. Quali accorgimenti vanno adottati per il miglior sfruttamento delle potenzialità?
(Maurizio Gugliotta) – In Xdevel abbiamo introdotto funzionalità che avvicinano ulteriormente la radio locale all’ascoltatore.

News ad hoc

Per esempio, permettiamo alle emittenti di informare gli ascoltatori sulle ultime notizie locali o sugli eventi imminenti, utilizzando la voce di Alexa in modo integrato con i contenuti del sito web dell’emittente.

User experience

Questo tipo di interazione crea un’esperienza utente ricca e contestualizzata. Prendiamo ad esempio un’ emittente locale: attraverso la skill può fornire notizie di prossimità tramite lo smart speaker. “Alexa, chiedi a Radio… cosa è successo nell’ultima ora nella mia regione”, e Alexa leggerà le ultime news prodotte dalla redazione, le stesse pubblicate sul sito web.

Coerenza ed omogeneità

Questa integrazione tra i diversi canali di distribuzione dei contenuti è fondamentale per garantire coerenza e omogeneità dei contenuti.

Centralizzare la gestione

Uno dei nostri obiettivi è rappresentato proprio dall’offerta di strumenti che ne centralizzino la gestione. Inoltre, stiamo esplorando come le nuove tecnologie possano arricchire queste esperienze. Che si tratti di miglioramenti nell’interfaccia utente, nella qualità dell’audio o nell’integrazione con altri servizi, il nostro obiettivo è di rimanere all’avanguardia. Offrendo agli ascoltatori un’esperienza sempre più immersiva e personalizzata.

Gli aggregatori indipendenti

(NL) – Premesso che di applicazioni per smartphone e smart tv parleremo in una prossima intervista specifica, affrontiamo un tema controverso: gli aggregatori indipendenti. Secondo alcuni editori il loro apporto è sopravvalutato; secondo altri, invece, si tratta di un crocevia che diverrà sempre più importante con la progressione delle connected car. Quindi è indispensabile il relativo presidio, ovunque e comunque.
(Maurizio Gugliotta) – L’aggregazione offre numerosi vantaggi, sia per gli editori che per gli ascoltatori. Per gli editori, significa un aumento della visibilità e dell’accessibilità dei loro contenuti su diverse piattaforme, mentre per gli ascoltatori facilita la scoperta di nuove stazioni e contenuti.

Partner essenziali per l’Automotive

I costruttori di auto, di fronte alla vastità e varietà delle stazioni radiofoniche, trovano negli aggregatori un partner essenziale. Non è pratico per loro adeguarsi alle singole esigenze di ciascuna stazione, né per le stazioni sviluppare applicazioni personalizzate per ogni marca automobilistica.

Semplificatori

Gli aggregatori semplificano questo processo, fornendo una tecnologia unica e facilmente integrabile.

Radioplayer

Un esempio concreto è [il già citato] Radioplayer, che si propone come soluzione unificata, con una tecnologia condivisa e sostenibile, ideata direttamente dagli editori. Questa piattaforma offre agli utenti migliaia di stazioni radio con loghi ufficiali, metadata, palinsesti e copertine, garantendo agli editori pieno controllo dei dati.

API

L’integrazione di una API come quella di Radioplayer (che ultimamente ha aggiornato il proprio sito, ndr) nelle auto connesse è cruciale per garantire un’esperienza fluida e intuitiva per l’utente, evitando che complessità eccessive scoraggino l’ascolto a vantaggio di altre piattaforme.

Nuove tendenze

Inoltre, nel settore automotive emergono costantemente nuove tendenze e innovazioni che riguardano l’integrazione della radio e dell’audio streaming.

L’ascolto dal sito

(NL) – L’ascolto dal sito dell’emittente è uno dei principali strumenti di fruizione per l’utente: quali caratteristiche deve avere un player di ultima generazione?
(Maurizio Gugliotta) – Il sito web di una stazione radiofonica è fondamentale nella sua presenza digitale, funge da porta d’ingresso per gli ascoltatori e deve pertanto essere accogliente e funzionale.

Ascolto diminuito dal pc, che rimane però elemento chiave

Nonostante l’ascolto diretto dal sito web sia diminuito rispetto ad anni fa, resta un elemento chiave per la fruizione dei contenuti.

Ascoltatori di nuova generazione

Gli ascoltatori della nuova generazione si aspettano di vedere copertine, titoli, e informazioni sugli artisti durante l’ascolto. Un player moderno deve avere un design attraente e una esperienza utente fluida.

Evitare la “caccia al tesoro”

Deve essere immediatamente visibile e facile da utilizzare, evitando quella sensazione di “caccia al tesoro” che spesso caratterizza i siti web delle radio.

Compatibilità essenziale

La compatibilità è essenziale: il player deve funzionare senza problemi su vari dispositivi e browser, sia su desktop che su mobile. La funzionalità non si limita solo allo streaming live.

Il player avanzato

Un player avanzato dovrebbe integrare metadata dinamici, visualizzare informazioni sul brano, sul programma o sugli speaker, e magari integrare contenuti come podcast o video, rendendo il player una vera e propria piattaforma multimediale completa che offra all’ascoltatore tutti i contenuti dell’emittente in un unico posto, a portata di click o tap.

Branding ed identità

Branding e identità visiva dell’emittente devono essere rispettate per creare un’esperienza coesa e riconoscibile per l’ascoltatore e, non meno trascurabili, ritengo sicurezza, affidabilità e qualità: la protezione dei dati degli utenti, la stabilità di riproduzione dello streaming e la qualità del suono sono priorità assolute.

Il paragone con gli Stati Uniti

(NL) – Vedi delle differenze di modelli rispetto agli Stati Uniti, generalmente mercato assunto a riferimento?
(Maurizio Gugliotta) – Più che al modello Stati Uniti porrei l’attenzione sul modello che ci insegnano i giganti dell’intrattenimento, dove la fruizione dei contenuti avviene tramite un sito web dedicato rappresentato tecnicamente da una Single Page Application che dà vita ad una vera e propria piattaforma multimediale in cui semplicità di scoperta del contenuto e immediatezza di riproduzione sono solo alcuni degli elementi chiave.

Presenza costante

Il player non è realizzato tramite una finestra popup, ma un oggetto che resta sempre visibile mentre l’utente naviga tutte le pagine del sito.

Gli esempi

Chiaramente richiede un maggior grado di complessità ma il risultato è quello che l’utente si aspetta oggi. In Italia i gruppi più strutturati (vedi Rai con RaiPlay o Radio 24) hanno chiaramente cercato di emulare questo modello e in tal senso mi piace citare dei nostri lavori per il gruppo Norba: play.norbaonline.it dedicata alla loro testata giornalistica e play.radionorba.it dedicata alla radio-television.

Vigili e reattivi

Per noi, in Xdevel, tutto ciò che accade intorno significa rimanere vigili e reattivi a tutti i cambiamenti, assicurando di supportare i nostri clienti nell’ottimizzare la loro presenza su tutte le piattaforme.

User friendly e quality

Il focus deve però rimanere sempre sull’esperienza dell’utente finale: facilità d’uso, accessibilità e qualità nel modo in cui vengono fruiti i contenuti. (E.G. per NL)

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