Radio e Tv. Approvate da Agcom le nuove Linee guida su prominence SIG ex Del. 390/24/CONS. Finalmente inclusa, come sollecitato, l’automotive

cross-platform, SMAR

Prominence anche in auto: con l’approvazione delle nuove linee guida su Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici (SMAR) di interesse generale (SIG), l’Agcom, accogliendo le istanze degli stakeholder, ha esteso ai sistemi di car-infotainment l’obbligo di rilievo (prominence).

Sintesi

Con le nuove Linee guida sui Servizi di Interesse Generale (SIG), approvate dal Consiglio Agcom (delibera successiva alla 390/24/CONS), l’Autorità ridefinisce il concetto di prominence includendo non solo smart TV, decoder e box set, ma anche le autoradio ed i sistemi di infotainment connessi.
Accolta la proposta di riconoscere pieno rilievo ai servizi radiofonici broadcast – analogici e digitali – sull’automotive.
Una svolta che proietta il principio di accessibilità dei media pubblici e privati nel cuore dell’automotive, ponendo le basi per un’inedita convergenza normativa fra broadcasting, connettività e mobilità intelligente.

L’atteso provvedimento sulla prominence

Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato, con il voto contrario della Commissaria Elisa Giomi, le nuove Linee guida per garantire la prominence dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di interesse generale (SIG) che sostituiscono le precedenti Linee guida, adottate con la delibera n. 390/24/CONS, in diretta applicazione di quanto disposto dall’articolo 29, commi 1 e 2, del Testo unico per la fornitura di servizi di media audiovisivi (TUSMA).

 

Le nuove Linee guida SIG

Le Linee guida SIG definiscono i criteri di qualificazione di un servizio come “di interesse generale”, assicurandone, in accordo alle previsioni normative, un adeguato rilievo su qualsiasi strumento di ricezione e tramite qualsiasi piattaforma, ed individuano dispositivi ed interfacce utente interessati dalle misure, nonché i destinatari delle previsioni e le relative modalità di implementazione.

I dispositivi

Le Linee guida prevedono che sia fornita rilevanza ai SIG su tutti i dispositivi e le interfacce utente che consentono l’accesso a tali servizi, tra cui i televisori connettibili ad Internet, i decoder, i dispositivi quali dongle e box set.

4 icone in home page

Al fine di dare rilievo ai SIG, oltre all’icona che consente di accedere ai canali della televisione digitale terrestre prevista dalla delibera n. 259/24/CONS, le Linee guida SIG prevedono l’introduzione, all’interno di un rail in home page, di 4 icone.

L’icona delle tv nazionali

La prima icona riguarda i 5 fornitori dei SIG nazionali (nell’alveo dei SMA) distribuiti online e cioè RAI, RTI (Mediaset), La7, Sky Italia e Warner Bros. Discovery Italia.

L’icona delle Tv locali

La seconda icona attiene al comparto delle Tv locali (nell’alveo dei SMA), per accedere ai SIG distribuiti a livello territoriale (regionale o sub-regionale).

L’icona degli altri SIG nazionali

La terza icona fa riferimento ai restanti SMA nazionali, che consente di accedere agli altri SIG nazionali.

L’icona dei SIG radiofonici

Infine, quale quarta icona le Linee guida prevedono i SMAR nell’alveo dei SIG radiofonici distribuiti online e fruibili dagli schermi televisivi.

Accolta la richiesta di includere i SIG sulle automobili

Per quanto riguarda l’adeguato rilievo ai SIG radiofonici sui dispositivi installati sulle automobili, è stata accolta la richiesta, presentata da numerosi partecipanti al Tavolo tecnico, di includere nel paniere dei SIG tutti i servizi radiofonici broadcast analogici e digitali, in quanto costituiscono un servizio gratuito e universale, robusto e rivolto a tutti, utilizzabile anche per rendere un servizio al pubblico su larga scala in eventuali situazioni critiche e di emergenza.

Giusto rilievo ai SMAR

“Con le nuove Linee guida, volte a garantire una posizione di rilievo ai SIG su dispositivi quali smart tv, decoder, box set, autoradio e sistemi di in-car infotainment, radio domestiche e portatili, l’Autorità ridefinisce il paniere dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di interesse generale”, commenta una nota Agcom.

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Salva la personalizzazione dell’utente

Nel contempo, spiega sempre l’Autorità, “fornendo alcuni chiarimenti circa i dispositivi e i soggetti destinatari delle misure ed individua nuove modalità di implementazione delle misure per garantire rilievo ai SIG,  ferma restando la possibilità per l’utente di personalizzare le modalità di visualizzazione dei servizi, come disposto dal Regolamento europeo sulla libertà dei media”.

Popolamento primo elenco

Alla luce dell’aggiornamento delle Linee guida saranno presumibilmente riaperti i termini (conclusisi il 14/12/2024) per il popolamento del primo elenco dei SIG così come rideterminati.

Tappa decisiva per la sopravvivenza del mezzo radiofonico

L’estensione del principio di prominence ai sistemi automotive segna una tappa decisiva per la sopravvivenza e la valorizzazione del mezzo radiofonico nel nuovo ecosistema della mobilità connessa”, commenta Massimo Rinaldi, ingegnere di Com-Nect, società di ibridazione radiotelevisiva (gruppo Consultmedia), che, quale stakeholder, ha curato uno dei documenti che hanno formato consultazione pubblica di Agcom sulla prominence.

Intervenire anche sugli aggregatori

“Nel nostro contributo alla stesura delle nuove Linee guida, abbiamo sottolineato come fosse essenziale che tra i destinatari degli obblighi di prominence venissero inserite anche le piattaforme di aggregazione di flussi streaming radiofonici (cd. aggregatori, es. TuneIn), che svolgono un ruolo essenziale di mediazione, in particolare sui sistemi di in-car infotainment”, continua Rinaldi.

Ora bisogna correre

“Ora apprezziamo che Agcom abbia accolto tali istanze, ma attendiamo di poter esaminare il documento approvato per verificare i margini di rapida attuabilità delle previsioni delle nuove Linee guida, considerato che la rinnovazione della procedura ex Del. 390/24/CONS ha comportato la dilatazione dell’applicazione delle misure almeno di un anno, tempo che costituisce un’era geologica sul piano tecnologico.

Consolidamento delle piattaforme concorrenti ai SMAR attraverso le shortcut

Lasso di tempo che ha, nel frattempo, favorito il consolidamento delle abitudini degli utenti sulle scelte di prominence dell’automotive (il tasto Spotify) e dei produttori dei televisori (le call to action/shorcut sui telecomandi riferite a Netflix, Prime Video, Disney, ecc. mediante tasti nominativi dedicati).

Fruizione servizi broadcast in auto non è solo abitudine culturale, ma componente strutturale dell’ informazione

Quel che però importa è che l’Autorità abbia formalizzato come la fruizione dei servizi broadcast in auto non sia solo un’abitudine culturale, ma una componente strutturale dell’informazione di interesse generale.
In un mercato in cui l’interfaccia del cruscotto è divenuta il nuovo “punto di contatto” tra cittadino e media, la decisione di includere il car-infotainment nel paniere dei dispositivi soggetti a rilievo istituzionale assume una valenza di sistema.

L’automotive come campo di convergenza regolatoria

L’ingresso del settore automotive nel raggio d’azione del TUSMA e delle delibere Agcom apre un nuovo capitolo nella convergenza tra telecomunicazioni, media ed industria automobilistica. Le case costruttrici dovranno ora garantire che le interfacce di car-infotainment rispettino i criteri di rilievo dei SIG, assicurando parità di accesso a SMAR di interesse generale accanto ai servizi OTT.

No al ghetto del dashboard

Questo significa che i costruttori non potranno relegare i canali broadcast in sezioni secondarie dei menu digitali, ma dovranno garantire visibilità paritaria ed accesso diretto, in linea con i principi del Regolamento europeo sulla libertà dei media (EMFA).

Una risposta all’offensiva delle piattaforme digitali

L’estensione della prominence rappresenta anche una contromossa regolatoria all’avanzata dei sistemi chiusi dominati dai colossi tecnologici. Negli ultimi anni, l’integrazione di servizi come Spotify, Apple Music o TuneIn all’interno dei cruscotti digitali aveva progressivamente ridotto la visibilità dei servizi radiofonici lineari, costringendo l’utente a navigare tra livelli di menu per accedere ai canali broadcast.

Radio ready prominence

Con le nuove Linee guida, l’Agcom allinea l’Italia alle iniziative di EBU, CEPT e Commissione Europea, che da tempo invocano una “radio ready prominence” per impedire che la transizione digitale penalizzi i contenuti editoriali regolati e controllati rispetto agli algoritmi delle big tech.

Prospettive operative per broadcaster e costruttori

Dal punto di vista industriale, la misura impone un aggiornamento coordinato tra emittenti, aggregatori DAB+ e produttori di sistemi di infotainment.
Le radio dovranno adeguare i propri metadati per garantire compatibilità con i nuovi standard di prominence, mentre i costruttori dovranno implementare interfacce che evidenzino i SIG in modo chiaro ed immediato, anche in modalità connessa. Un’implementazione errata potrebbe infatti configurare violazione del principio di accessibilità, con possibili conseguenze in sede regolatoria o di mercato”, conclude Rinaldi. (E.G. per NL)

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